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Lavoro, la giurista Gottardi: “Più della legislazione conta la contrattazione collettiva”

Lo sottolinea Donata Gottardi, ordinario di diritto del Lavoro della Università di Verona, intervenendo al webinar promosso da Cifa e Fonarcom

Pubblicato:22-10-2020 17:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:06

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ROMA – Un sistema che vuole puntare non solo alla quantità ma anche alla qualità, e tenersi al passo con l’innovazione, ha bisogno di una contrattazione innovativa e di qualità, che immagini una disciplina articolata sulle competenze”. Lo sottolinea Donata Gottardi, ordinario di diritto del Lavoro della Università di Verona, intervenendo al webinar ‘Le nuove relazioni industriali nella trasformazione dei modelli organizzativi e l’importanza della formazione per l’efficienza del mercato del lavoro’ promosso da Cifa e Fonarcom. Per la professoressa bisogna quindi “basarsi sulle competenze e non sul tempo dedicato alle mansioni, questa e’ la sfida innovativa e significa essere al passo con il mondo del lavoro.

Anche per i giuristi. La spinta vera– continua- non viene dallo smart working, ma il lavoro a distanza, in questo caso emergenziale, ha fatto in modo che si creasse un salto di paradigma, anche nella distinzione tra lavoro autonomo e subordinato e su cosa è lo ‘smart’, ora regolato non su quello che é avvenuto in primavera”. Per Gottardi allora si potrà “agire sul fronte delle “disposizioni legislative, ma conta moltissimo la contrattazione collettiva, che prende in mano la situazione concreta”. Insomma, è la conclusione, “il tema del lavoro è centrale nelle relazioni sindacali aperte all’innovazione e non impegnate nella replicazione dei modelli”.


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