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Lattanzio (M5s): “Vedremo Conte su emergenza bambini”

Intervistato dall'agenzia Dire, Lattanzio dice: "Abbiamo colto al volo alcuni appelli che ci sono arrivati da molte associazioni"

Pubblicato:22-04-2020 14:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:11

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ROMA – Garantire “la sicurezza e la libertà” dei bambini. Lo chiede Paolo Lattanzio, deputato del Movimento cinque stelle, che insieme ad altri parlamentari di maggioranza ha incontrato in questi giorni una serie di associazioni del Terzo settore che si occupano di minori e presto, tra venerdì e lunedì, l’intergruppo parlamentare sarà ricevuto dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Obiettivo: inserire nel prossimo decreto aprile alcune misure dedicate ai minori.

Intervistato dall’agenzia Dire, Lattanzio dice: “Abbiamo colto al volo alcuni appelli che ci sono arrivati da molte associazioni che chiedevano a gran voce a tutta la politica di mettere al centro delle proprie azioni la riflessione e l’azione affinché anche i bambini possano essere trattati in maniera adeguata, cioè essere al centro di azioni precise che ne garantiscano la sicurezza e la libertà di portare avanti una vita sana per quanto possibile all’interno di questa situazione emergenziale”.


“La politica è stata sostanzialmente assente dal prestare attenzione sul tema dei bambini” e ora, in vista della ripartenza, serve che il governo ragioni anche in una ottica “bambino centrica”. Paolo Lattanzio, deputato del Movimento cinque stelle, chiede a Giuseppe Conte di inserire nella task force guidata da Colao “una figura specifica di riferimento per l’infanzia. Adesso finalmente la politica ha capito che se non si tratta il tema dell’infanzia nella sua complessità non si può parlare di ripartenza delle imprese, di riapertura degli uffici pubblici e non si può parlare di adulti, perché banalmente con i bambini a casa, con le scuole, in una fase in cui gli adulti non possono usufruire neanche dell’aiuto dei nonni rischiano di non poter andare a lavorare. Anche per questo è necessario parlare di infanzia”.

Ecco perché, spiega, “con una decina di colleghi abbiamo lavorato deputati e senatori e abbiamo messo insieme alcune proposte e abbiamo contattato il presidente del Consiglio a cui abbiamo chiesto un incontro urgente per porgli degli impegni. Il primo è quello di inserire all’interno della task force guidata da Colao una figura specifica di riferimento per l’infanzia, qualcuno che sia in grado leggere tutte le strategie politiche in un’ottica di attenzione all’infanzia, un’ottica bambino centrica, altrimenti rischiamo di mettere in piedi delle strategie magnifiche, ampie e ariose ma che trascurano una delle parti più importanti della nostra società, una componente legata alle azioni e alle attività che gli adulti possono fare. Rischiamo di andare avanti con qualcosa di strutturato, un bel disegno che però se non tiene in conto i bambini e le bambine non funziona“.

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