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Il vecchio Djokovic vince tutto, il maestro dei maestri è lui

Per la sesta volta in carriera il serbo ha vinto le Atp Finals, battendo in una finale dominata il norvegese Casper Ruud: 7-5, 6-3 in un'ora e 32' di gioco

Pubblicato:21-11-2022 08:34
Ultimo aggiornamento:21-11-2022 15:52

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Foto di: Giampiero Sposito/FIT

TORINO – Vecchio, lo chiameranno vecchio. Il più vecchio Maestro del tennis. A 35 anni. Nel 2022 come nel 2015, l’ultima volta. Come nel 2008, la prima. E Novak Djokovic sorriderà come un Joker, e continuerà a devastare tutta l’ex Next Gen, maturata nel frattempo in attesa di un prepensionamento che non arriva più. Vinceva prima, vince adesso e presumibilmente continuerà a farlo. Correndo sulla ruota del tempo che passa come un criceto impazzito. Il numero 1 è lui, a dispetto del computer Atp.

Intanto ha vinto tutte le partite del torneo torinese, portandosi a casa anche il bonus dell’imbattuto: 4.740.300 dollari in una botta sola. “Se penso ai dollari?- ha scherzato sabato- no, io penso agli euro…”.Ieri ha dominato l’ultimo atto col più solido di tutti, Casper Ruud, un norvegese fatto di malta e pochi fronzoli. Ha sancito una superiorità quasi imbarazzante. 7-5, 6-3 e una partita in pressione costante con l’altro a fare il tergicristallo senza una sola speranza di venirne a capo. Ha strappato il primo set al primo set point. E s’è procurato il match point con uno scambio da 36 colpi. Il primo e unico. Chirurgico. Djokovic adesso è un pari di Federer: ha vinto il Masters 6 volte. L’ha battuto anche per senilità: prima di lui il record di longevità era proprio dello svizzero, che a Londra 2011 aveva 30 anni. Un bambino, a confronto.


Giampiero Sposito/FIT

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Djokovic è il terzo a conquistare il titolo in almeno tre città diverse, sempre a braccetto con Federer, e con Ilie Nastase. Ora che tutto è finito, dopo 8 giorni a raccontarci che ci fosse davvero una tenzone, si può finalmente abbassare la guardia del marketing: erano le sue Finals fin dall’inizio. Lo sono sempre state. Dopo un anno in cui pur giocando poco (a causa della sua ostinazione no-vax) ha lasciato la vetta del ranking al più giovane della storia, Carlos Alcaraz (ma ha chiuso nei top 5 per 15 anni di fila!), per poi battere i migliori sette reduci della stagione come un maestro con gli allievi. Il Maestro dei Maestri, appunto. “Sette anni ho dovuto aspettare per vincere di nuovo questo titolo, è passato un sacco di tempo, ma questo lo rende ancora più dolce”.

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