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Processo Impagnatiello, oggi in aula parla Chiara, la sorella di Giulia Tramontano

Prosegue il processo ad Alessandro Impagnatiello, imputato di omicidio volontario aggravato e premeditazione: Giulia Tramontano venne uccisa il 27 maggio a coltellate e con lei morì anche Thiago, il bimbo che sarebbe nato a luglio

Pubblicato:21-03-2024 10:46
Ultimo aggiornamento:21-03-2024 14:40

giulia tramontano
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BOLOGNA – Prosegue a Milano il processo ad Alessandro Impagnatiello, il barman a processo per l’omicidio di Giulia Tramontano, la 29enne uccisa incinta di sette mesi con oltre 30 coltellate: Impagnatiello, suo compagno, l’ha uccisa nella casa in cui vivevano insieme a Senago, in provincia di Milano, e togliendo la vita a lei ha impedito a Thiago, il bambino che portava in grembo, di nascere. Il piccolo sarebbe nato a luglio. L’uomo ha poi provato a bruciare il corpo di Giulia, prima nella vasca e poi nel box auto. Infine, sentendosi braccato, lo ha abbandonato chiuso in un sacco in un’area verde vicino ad alcuni garage a Senago. Il trentenne, detenuto nel carcere San Vittore da tre giorni dopo il delitto, è accusato di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, futili motivi, rapporto di convivenza, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere. Rischia l’ergastolo. Per lui la procura ha chiesto il giudizio immediato, un processo in cui si salta la fase dell’udienza preliminare e si parte subito con il dibattimento in aula.

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L’AMANTE, LE BUGIE E IL VELENO PER TOPI

L’uccisione di Giulia è arrivata dopo un incontro chiarificatore che la ragazza aveva avuto con l’amante di Impagnatiello, una giovane italo inglese che lavorava con lui, a cui il barman aveva cercare di far credere che Giulia avesse problemi mentali e che il bambino di cui era incinta non fosse suo. Tutte bugie. Stando alle indagini, Impagnatiello da tempo voleva liberarsi di una situazione per lui non più gestibile, tant’è che gli inquirenti lo accusano di aver somministrato a Giulia veleno per topi sciolto nell’acqua, forse per farla abortire, da parecchio tempo prima dell’omicidio. Le bustine di veleno sono state trovate dagli inquirenti e le analisi hanno rivelato presenza del veleno nel sangue di Giulia e anche in quello del feto.


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OGGI PARLA CHIARA, DA MESI IL DOLORE SUI SOCIAL

Il processo è iniziato il 18 gennaio, quella di oggi è la quarta udienza. Oggi verranno ascoltati gli ultimi teste presentati dal pubblico ministero. Tra loro c’è anche Chiara Tramontano, la sorella della vittima. La ragazza, di qualche anno più giovane di Giulia, da quel terribile 27 maggio sui propri social continua a dedicare messaggi accorati alla sorella e condivide un dolore che non cessa mai. Per la morte della sorella e per tutto quello che è stato tolto alla loro famiglia, a partire dalla gioia della nascita del nipotino Thiago, che tutti aspettavano.

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I MESSAGGI DEL FRATELLO E DELLA MAMMA DI GIULIA

La famiglia di Giulia Tramontano, origniaria di Napoli, è una famiglia molto unita. Il fratello Mario, il più piccolo dei tre, oggi condivide una storia per ribadire che continueranno a battersi perchè Impagnatiello venga condannato: “Continueremo a lottare ogni singolo istante della nostra vita, affinché sia tolta la libertà per sempre a chi ti ha negato la possibilità di essere una madre, una figlia, una sorella e tanto altro. Ti amo e mi manchi Giulié”.

Anche la mamma di Giulia, qualche ora fa, ha pubblicato su Instagram una storia per Giulia, postando immagini di Giulia e Chiara insieme:  “Siamo qui per te Giulia, siamo qui per Thiago, siamo qui e lo saremo sempre. Oggi ti vedo ovunque, in questa Milano che non mi appartiene ma che tu amavi”.

IL VIDEO DEL BABY SHOWER

Con l’udienza di oggi, termineranno i testimoni dell’accusa. Poi toccherà a quelli della difesa: uno psichiatra e uno psicologo. Nella scorsa udienza, è stato mostrato in aula un video della festicciola in cui Giulia aveva scoperto che il bambino che aspettava era maschio: lei e Impagnatiello, insieme, avevano bucato con un ago un palloncino da cui erano usciti coriandoli azzurri, circondati dalla famiglia di lei e amici. In quel momento, secondo l’accusa, lui stava già somministrando a Giulia il veleno per topi.

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