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Tg Politico Parlamentare, edizione del 21 febbraio 2023

Si parla di Meloni a Kiev da Zelensky; di Putin e l’atomica; del Papa in Ucraina; di La Russa e le parole sui gay

Pubblicato:21-02-2023 18:08
Ultimo aggiornamento:21-02-2023 18:08
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Tg Politico Parlamentare
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MELONI A KIEV DA ZELENSKY, “L’ITALIA È CON VOI”

L’abbraccio con Volodymyr Zelensky per confermare l’appoggio dell’Italia. La premier Giorgia Meloni è in visita a Kiev: “Credo che fosse giusto e necessario esserci e ribadire la posizione del governo italiano, e forse anche rendersi conto personalmente di quello che serve a un popolo che si batte per la sua libertà”, spiega. La presidente del Consiglio è arrivata nella capitale ucraina a pochi giorni dall’anniversario dell’invasione russa. “È sempre diverso vedere con i propri occhi, credo che aiuti anche gli italiani a capire”, aggiunge e accusa Putin di propaganda: “I fatti sono diversi”, evidenzia. Meloni ha visitato anche Bucha, per rendere omaggio alle vittime del massacro del marzo scorso da parte dell’esercito russo; e poi Irpin, la città bombardata dove l’esercito ucraino ha respinto i soldati di Putin che puntavano ad aprirsi un varco verso Kiev.

PUTIN MINACCIA ANCORA L’USO DELL’ATOMICA

“La Nato è il diavolo e parlava apertamente di fornire armi nucleari all’Ucraina”. E’ l’ultima accusa di Vladimir Putin, che è tornato a parlare dopo un lungo silenzio. Lo ha fatto con un discorso davanti all’assemblea federale a Mosca in cui si è detto determinato a raggiungere gli obiettivi di quella che lui chiama ‘operazione speciale’, che andrà avanti. Putin ha quindi annunciato lo stop al trattato Start sulla riduzione delle armi nucleari. “Non useremo per primi le armi nucleari, se gli Stati Uniti lo faranno risponderemo, il nostro arsenale è avanzato”, ha detto il leader russo. Infine il monito: “Faremo di tutto per la vittoria”. E sull’Italia rilegge la storia a suo modo: “L’abbiamo aiutata durante il Covid”.

“VIAGGIO DEL PAPA FONDAMENTALE PER LA PACE”

“Un viaggio di Papa Francesco in Ucraina sarebbe un atto fondamentale in favore della pace”. Lo sostengono i parlamentari del gruppo parlamentare di amicizia tra l’Ucraina e la Santa Sede, presenti a Roma con una delegazione che domani incontrerà il pontefice al termine dell’udienza generale. I parlamentari ucraini auspicano il supporto della Santa Sede “per ottenere il rimpatrio delle centinaia di migliaia di bambini che sono stati deportati in Russia”. Intanto, il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, rilancia il tema della pace, che, sottolinea, “si pone in termini più allarmanti e con conseguenze globali, fino al rischio di un Armageddon nucleare”.


“UN FIGLIO GAY? CHE DISPIACERE”, BUFERA SU LA RUSSA

“Un figlio gay? Accetterei con dispiacere la notizia, non mi somiglierebbe. Sarebbe come se fosse milanista”. Fanno discutere le parole di Ignazio La Russa al programma ‘Belve’ su RaiDue. Nell’intervista il presidente del Senato non bada al politicamente corretto. “Il livello estetico delle donne nel centrodestra – dice – è diminuito ed è aumentata la qualità”. Protestano le opposizioni. Sono parole “indecorose che offendono milioni di persone”, commenta la deputata Pd Laura Boldrini. “Diritti a rischio” secondo il dem Alessandro Zan, su questi temi, dice, “la destra è legata ad una cultura post-fascista”. La Russa è tornato poi anche sull’ormai famoso busto di Mussolini: “Era di mio padre ma non ce l’ho più. Lo voleva mia sorella – risponde – l’ho dato a lei”. Affermazioni che non sono piaciute a sinistra. Secondo il Pd, se la seconda carica dello Stato parla così “c’è un problema per la gestione democratica delle istituzioni”.

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