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Stoltenberg: “Il futuro dell’Ucraina è nella Nato”

Il segretario dell'Alleanza atlantica vede il ministro degli Esteri ucraino Kuleba e l'Alto rappresentante Ue Borrell

Pubblicato:21-02-2023 17:05
Ultimo aggiornamento:22-02-2023 12:48
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ROMA – “Dobbiamo rendere chiaro che il futuro dell’Ucraina è all’interno della famiglia euroatlantica: quando la guerra finirà dobbiamo mettere in atto accordi a lungo termine per la sicurezza dell’Ucraina e per garantire che la Russia non continui a intaccare la sicurezza europea“. Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, durante la conferenza stampa che ha seguito l’incontro con il ministro degli Esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba, e l’Alto rappresentante dell’Unione europea per la Politica estera e la Sicurezza comune, Josep Borrell.

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STOLTENBERG CRITICA PUTIN PER LA SOSPENSIONE DELL’ACCORDO START

“Deploro la decisione odierna della Russia di sospendere la sua partecipazione al trattato New Start” sulla riduzione delle armi nucleari, ha continuato Stoltenberg, sottolineando come, in questo modo, “l’intera architettura del controllo degli armamenti sia stata smantellata”. “Incoraggio vivamente la Russia a riconsiderare la sua decisione e a rispettare gli accordi esistenti“, ha continuato il segretario dell’Alleanza atlantica.


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IL MINISTRO DEGLI ESTERI UCRAINO: “SULLE ARMI SERVE COORDINAMENTO”

Intervenendo sul tema della fornitura d’armi da parte dell’Occidente al suo Paese, Kuleba ha rimarcato che i problemi nelle consegne insufficienti non sono legati alla produzione. “La capacità di produzione c’è, così come quella di consegnare, quello che ci serve è il coordinamento“, ha aggiunto il ministro degli Esteri ucraino, affermando che “non è stato fatto abbastanza perché occorre accelerare tutto ciò che è necessario“. Kuleba ha affermato che parte del problema è legato anche alla mancanza di procedure e di comprensione di come tutto dovrebbe funzionare. “Dobbiamo costruire una linea di produzione dove tutto è semplificato e dove tutto funziona”, ha detto nel suo intervento.

Secondo Borrell, “i parametri temporali di ciò che sta accadendo e di ciò che dobbiamo fare sono misurati in settimane, non mesi: l’unico modo in cui l’Ucraina può vincere questa guerra è con un’accelerazione e un miglior coordinamento del sostegno europeo”.

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