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Lopalco: “Insopportabile chi nega la gravità della pandemia e l’importanza del vaccino”

A due anni dal primo caso accertato in Italia, per l'epidemiologo sarebbe "criminale non fare tesoro di quanto vissuto"

Pubblicato:21-02-2022 11:26
Ultimo aggiornamento:21-02-2022 12:02
Autore:

lopalco
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BARI – “Quello che davvero non si può più sopportare, dopo due anni di dolore, sofferenza, fatica, è che ci sia ancora qualcuno che neghi la gravità di quanto sia accaduto e l’importanza della vaccinazione per proteggere se stessi e gli altri. A queste persone non bisogna dare voce perché – e questa è una previsione che faccio con certezza – più ci allontaneremo dai drammatici eventi di questi anni, più l’oblio collettivo permetterà a questi individui di alzare ancora di più la testa e di dar voce alle loro scempiaggini”. È quanto scrive in un post pubblicato sui social l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco a due anni dal primo caso di infezione da coronavirus accertato in Italia.

L’esperto ed ex assessore regionale ella Sanità della Puglia ricorda che la pandemia da coronavirus “è prima nel suo genere ed è la prima volta che per un agente pandemico sono stati messi a punto, a tempo di record, vaccini e farmaci antivirali”. “Impossibile dire – aggiunge – quello che accadrà basandoci su modelli predittivi o anche, più semplicemente, sull’esperienza del passato. L’unica cosa utile da fare è disegnare possibili scenari di evoluzione futura e a ogni scenario assegnare una serie di azioni da intraprendere. Usciamo dall’emergenza – continua – ma con un bagaglio di insegnamenti ed esperienze di cui sarebbe criminale non fare tesoro. E, forti di questo bagaglio, mettiamoci subito al lavoro per costruire una sanità pandemic-proof”.


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