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Gli alberi-monumenti vanno tutelati, in Emilia-Romagna sì alla legge: quasi un milione di euro per i 622 esemplari speciali

L’Assemblea legislativa ha approvato la normativa licenziata dalla Giunta Bonaccini per proteggere e tutelare gli alberi monumentali: in regione sono 622, ma la legge prevede tutti i criteri per iscriverne anche di nuovi

Pubblicato:20-12-2023 17:25
Ultimo aggiornamento:20-12-2023 17:25
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BOLOGNA – È legge la tutela degli alberi monumentali dell’Emilia-Romagna, 622 esemplari di alto valore storico e ambientale esistenti un po’ in tutta la regione. L’Assemblea legislativa, coi voti della maggioranza e l’astensione del centrodestra, ha approvato oggi la normativa licenziata a luglio dalla giunta Bonaccini. Un provvedimento che aggiorna una precedente legge regionale e che stanzia 935.000 euro per gli interventi ordinari nel triennio 2023-2025. Risorse che serviranno per finanziare, attraverso l’emanazione di bandi ad hoc, i progetti di cura e di tutela sia da parte degli enti pubblici che dei privati. E sfiora un milione di euro, ricorda sempre la Regione, l’investimento effettuato dalla Regione dal 2021 ad oggi per la cura e gestione dei ‘patriarchi’ della natura. La legge, oltre a definire i criteri e le procedure per l’individuazione e l’iscrizione nell’apposito elenco degli alberi monumentali, estende per la prima volta la tutela anche ai boschi vetusti regionali: quei boschi, cioè, che da almeno 40 anni non hanno subito interventi dalla mano dell’uomo e che per questo motivo vantano caratteristiche peculiari, di grande pregio naturalistico e sotto il profilo della biodiversità. La tutela sarà riconosciuta dopo un esame approfondito delle candidature pervenute.

“Siamo stati la prima Regione italiana, nell’ormai lontano 1977, a varare norme di salvaguardia e valorizzazione degli alberi monumentali”, ricorda l’assessora regionale ai Parchi e forestazione, Barbara Lori. Con la legge approvata oggi “rafforziamo la tutela di esemplari arborei che costituiscono un bene comune di grande interesse sul piano ambientale, paesaggistico e storico. Un patrimonio naturalistico di straordinaria importanza che vogliamo valorizzare sempre di più anche sul versante della comunicazione, consapevoli che questi giganti della natura possono rappresentare una leva di attrazione e promozione turistica soprattutto per i territori appenninici. Significativo- conclude Lori- aver inserito nel testo legislativo norme di tutela ad hoc per i boschi vetusti, una preziosa risorsa per la tutela della biodiversità della nostra regione”.


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