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VIDEO | Nadia Toffa, l’ospedale SS. Annunziata di Taranto le dedica il reparto di Oncoematolgia

All'ingresso è stata affissa una scritta con una frase della giornalista de Le Iene scomparsa lo scorso agosto: "Siamo tutti guerrieri"

Pubblicato:20-12-2019 11:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:47
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BARI – Non è riuscito a trattenere le lacrime quando ha cliccato play sul suo cellulare e ha fatto ascoltare a chi sta partecipando alla cerimonia di intitolazione a Nadia Toffa del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale “Ss. Annunziata” di Taranto, il messaggio vocale inviatogli dalla giornalista morta nell’agosto scorso.

Ignazio D’Andria è il titolare del MiniBar del quartiere Tamburi e promotore delle magliette vendute per raccogliere fondi per l’ospedale. “Io non voglio prendermi i meriti di niente, mi hai regalato la maglia ma il merito è vostro e delle persone che hanno comprato le magliette e vi hanno sostenuto. Un bacione”, è il contenuto del vocale di Toffa che ha fatto scattare un lungo applauso.

“Io faccio i caffè e quello che è successo dopo aver incontrato Nadia è stato inatteso e strabiliante”, continua il barista che indossa la maglia con la scritta “ie jesche pacce pe te” la stessa che Toffa aveva sfoggiato in diretta durante una puntata della trasmissione ‘Le iene’ dando vita alla raccolta fondi.


“Ricordo che una mattina Nadia venne nel mio bar per un caffè e mentre chiacchieravamo le dissi proprio “ie jesche pacce pe te”. Mi chiese cosa significasse e le dissi che se fosse tornata l’indomani, lo avrebbe capito.

Così fece e le diedi la maglia: dopo qualche giorno lei era in onda con la t shirt. Così, tutti l’hanno voluta e mio fratello Enzo mi suggerì di usare il ricavato per fare beneficienza. Enzo mi disse di dirlo a Nadia e lei non ha avuto dubbi: “è un onore essere la madrina di questa iniziativa”. È nato tutto così per caso e siamo riusciti a fare questo reparto per Taranto essenziale”, ha raccontato D’Andria.

I GENITORI DI NADIA: “HA RIUNITO IL SUD CON IL NORD, SIAMO ORGOLIOSI DI QUELLO CHE HA FATTO”

Continueremo a dare fondi a questo ospedale, ai bambini di Taranto grazie alla fondazione che abbiamo intitolata a Nadia. Lei ha fatto l’impossibile per questi bambini e ci è riuscita. Io ringrazio voi, ringrazio il presidente Emiliano. Avete conosciuto Nadia, le avete voluto un gran bene e vi dico grazie”. Così, Margherita Toffa mamma di Nadia con la voce rotta dalla commozione è intervenuta alla cerimonia di intitolazione alla giornalista del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale “Ss. Annunziata” di Taranto. “Io vi dico grazie umanamente per come le avete voluto bene”. Ha detto Maurizio Toffa, padre della giornalista morta lo scorso agosto. “Lei ha riunito il Sud con il Nord e siamo orgogliosi di queste cose che ha fatto”, ha continuato il papà. “Il mio grazie più grande va a Nadia per quello che faceva prima in tv e mentre era malata. Ci ha lasciato una grande eredità: il valore della vita e la forza e coraggio dinanzi a ciò che la vita porta”, ha detto Alessandra Marotta, promotrice della raccolta firme che ha portato alla intitolazione del reparto a Toffa. “Nadia è il capo di questo reparto e con lei i bambini che combattono e che sono i veri guerrieri”, ha aggiunto Marotta.

LA TARGA ALL’INGRESSO CON UNA FRASE DI NADIA TOFFA: “SIAMO TUTTI GUERRIERI”

“Lei è viva, è il nostro garante non è stata il nostro benefattore. È il nostro garante perché le sue parole sono qui e nessuno potrà fare un passo indietro. E voglio dire che c’erano i soldi per fare il reparto ma un reparto fatto con i soldi raccolti con le magliette diventa parte della comunità. È stato un gesto importante per muovere la comunità, per ricucire la comunità di Taranto che va ricompattata”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano nel corso della cerimonia. Parlando del siderurgico e della necessità di dare una svolta al destino della fabbrica, Emiliano ha replicato a chi dice che chiudere lo stabilimento danneggia l’economia nazionale: “Non vogliamo danneggiare economia nazionale ma vogliamo che in questo Paese si rispetti la Costituzione in cui prima viene il diritto alla salute poi il diritto alla produzione”. “Mi auguro – ha proseguito – che la verità e la armonia possano essere garantite a lungo da una memoria viva come quella di Nadia”.

Sulla targa, davanti all’ingresso del reparto, una frase di Nadia Toffa: “Siamo tutti guerrieri”. A tagliare il nastro è stato il nipotino della giornalista.

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