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Il leghista Borghi contro i giornalisti: “Io vaccinato? Chiedete a un omosessuale se è sieropositivo”

Il deputato del Carroccio attacca la stampa su Twitter e fa un riferimento agli omosessuali e alla profilassi per l'Aids che scatena una bufera

Pubblicato:20-07-2021 18:54
Ultimo aggiornamento:20-07-2021 18:55

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ROMA – È bufera sul deputato leghista Claudio Borghi per un tweet sul vaccino e un riferimento agli omosessuali sieropositivi. L’esponente del Carroccio ha scritto sul social che aveva ricevuto la terza chiamata da parte di un giornalista per sapere se fosse vaccinato. E ha attaccato la stampa: “Finora sono stato gentile, al prossimo parte il vaffanculo e la cancellazione dalla lista dei contatti”. Poi la frase che ha scatenato la tempesta social: “Perché questi eroi la prossima volta che intervistano un LGBT non gli chiedono se è sieropositivo e se fa profilassi?“.

Un riferimento per molti utenti di Twitter del tutto fuori luogo. Il deputato leghista è rapidamente diventato trending topic e ha ricevuto moltissime repliche e attacchi, tanto da pubblicare, un paio d’ore dopo, una precisazione: “Per gli analfabeti funzionali si specifica che quanto scritto sopra significa considerare stupida e spregevole sia la domanda sulla profilassi che quella sulla vaccinazione. Perché quella che giustamente sarebbe considerata domanda cretina in un caso è approvata nell’altro?”.


IL PD ATTACCA, BORGHI CONTROREPLICA

Ma il Pd non ci sta e, nel giorno in cui la Lega ha presentato al Senato 700 emendamenti al ddl Zan, si scaglia contro il parlamentare leghista. Il segretario dem Enrico Letta su Twitter scrive: “Coloro con i quali noi dovremmo negoziare e condividere norme contro la omotransfobia…”, in riferimento alle numerose offerte ricevute negli scorsi giorni dal leader della Lega Matteo Salvini di sedersi a un tavolo per trovare un accordo sul ddl Zan. E anche il deputato primo firmatario del disegno di legge in corso di discussione al Senato invita il segretario del Carroccio a intervenire: “Prima di chiedere mediazioni sul ddl Zan, Salvini sia coerente e cacci Borghi dal suo partito”, scrive Zan su Twitter. Ricevendo la piccata replica dello stesso Borghi: “Caro Zan, dovrebbero cacciare te perché fai il parlamentare e non sai leggere. Io gli anni 80 li ho vissuti e trovo il pregiudizio di chi pensava omosessuale = sieropositivo altrettanto RIVOLTANTE E CRETINO di chi pensa che un non vaccinato = contagioso. Spero ancora si possa”.

CRITICHE ANCHE DAL CENTRODESTRA

Di “parole di Borghi che fanno ribrezzo” parla il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni. Che punge la maggioranza che sostiene il governo Draghi: “I suoi colleghi i maggioranza non si devono scandalizzare più di tanto: la Lega è anche questa cosa qua. Da Salvini in giù…”. Ma anche il deputato di Forza Italia Elio Vito, che si è detto favorevole all’approvazione del ddl Zan, non risparmia critiche: “Claudio Borghi si deve scusare per le cose che ha scritto sui social. La Lega faccia pure ostruzionismo al ddl Zan, non lo approvi, ma ciò non toglie che basterebbe un minimo di buon senso per non dire certe scempiaggini“.

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