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Ufficiale, Cagliari dice addio all’America’s Cup

Rottura definitiva tra Regione sarda e lo staff della Coppa America. Chessa convocherà una conferenza stampa, ma le opposizioni in Consiglio attaccano: "Giunta di peracottari"

Pubblicato:20-04-2023 17:38
Ultimo aggiornamento:20-04-2023 19:04
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CAGLIARI- Ora c’è l’ufficialità. Cagliari non ospiterà a ottobre le regate delle World Series della Coppa America. Lo strappo consumato nelle scorse settimane tra la Regione e i vertici di Ace, il braccio operativo dell’America’s Cup- complice un malinteso sulle tappe della manifestazione (la Regione chiedeva che la Sardegna ospitasse il primo evento, fissato invece in Spagna)- non si è ricucito in queste ore. Dall’assessorato al Turismo confermano: l’addio si è materializzato, e la settimana prossima l’assessore Gianni Chessa convocherà una conferenza stampa dove, documenti alla mano, illustrerà le ragioni della rottura.

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In attesa dell’incontro con i giornalisti, le opposizioni vanno subito all’attacco: “L’assessore che fa, si dimette o dobbiamo insistere?- tuona Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale-. Un mix sapiente di errori politici, vizi amministrativi e omissioni intollerabili per una pubblica amministrazione è riuscita nell’impresa di mandare in fumo una grande occasione di promozione del territorio sardo”.
Successe anche nel 2020, ricorda Agus, “quando però l’evento saltó per via di un’imprevedibile pandemia. Stavolta a far sfumare la possibilità di ospitare un grande evento è stata invece la prevedibile inadeguatezza di una giunta di peracottari. Una giunta che appena due mesi fa chiedeva al Consiglio di stanziare sei milioni per realizzare un evento al quale poche settimane dopo decide di rinunciare per questioni di lana caprina”.
Le responsabilità per Agus “sono chiare e non lasciano spazio a fraintendimenti e giustificazioni. In tutto questo l’assessorato al Turismo, sulla cui condotta abbiamo ancora molto da dire, non ha ancora trasmesso i documenti che abbiamo formalmente richiesto. A prescindere, purtroppo, dalla cessazione dell’oggetto del contendere sarà importante valutare ogni atto al fine di non permettere che errori simili si compiano in futuro”.
Concetti ribaditi da Maria Laura Orrù, consigliera di Alleanza rosso-verde: “Purtroppo i nostri timori erano fondati. La Sardegna perde l’occasione storica di ospitare una delle manifestazioni sportive più importanti al mondo. Questo significa perdere una grande occasione di visibilità per la nostra isola e per incrementare i flussi turistici con una perdita di introito che, secondo uno studio, è di circa 14 milioni di euro. Una grave perdita che merita una immediata e convincente spiegazione da parte del presidente Christian Solinas e di tutta la sua maggioranza“.


“Siamo sconcertati e amareggiati per l’ennesima figuraccia. Restiamo in attesa di conoscere le motivazioni che hanno portato a questo disastro”. Così in una nota congiunta i consiglieri regionali del Pd, dopo l’ufficialità che Cagliari non ospiterà le regate delle World Series della Coppa America. “L’assessore al Turismo, Gianni Chessa, ha deciso maldestramente di fare un dispetto agli organizzatori delle regate di avvicinamento all’America’s Cup e di ritirare il finanziamento dedicato alla tappa di Cagliari, prevista e annunciata urbi et orbi fin da agosto del 2022- attaccano i dem- Chessa si è risentito, pare, perché la tappa sarda non era quella inaugurale”. Per i consiglieri del Pd un atteggiamento “ridicolo”, in quanto, ricordano, “ogni tappa delle World series è unica nel suo genere e tutte sono coperte da una attività di comunicazione che vede l’evento andare sulle televisioni di tutto il mondo. Ma tant’è, al nostro assessore non sono bastati i richiami, le critiche, perfino le preghiere. Lui è uno che non deve chiedere mai scusa. Maldestramente ha cercato negli ultimi giorni di recuperare, ma inutilmente“.
Poche ore fa “il triste epilogo, il Ceo di Ace ha chiuso le porte alla Sardegna. Incomprensibili le richieste dell’assessore, tempi non consoni alle necessità di una organizzazione così complessa- proseguono- nel mentre Brindisi e la Regione Puglia hanno messo in campo strumenti straordinari per entrare nella partita e accapparrarsi la ghiotta occasione”. Lì, “non hanno un Chessa, fortunati loro- attaccano-. A noi, oltre all’amarezza, resta l’esigenza di conoscere le motivazioni con le quali l’assessore al Turismo ha inferto un simile disastro di immagine alla nostra Regione e anche di capire il silenzio sulla vicenda ostentato dal presidente della giunta, Christian Solinas“.

In maggioranza non nascondono l’irritazione parlamentari e consiglieri regionali di Fratelli d’Italia: “Un epilogo che non fa bene a Cagliari e alla Sardegna in chiave turistica ed economica“. Gli ultimi contatti tra l’assessore al Turismo, Gianni Chessa, e lo staff dell’America’s Cup “non hanno permesso di ricucire e trovare una soluzione-attaccano i meloniani-. E ora l’evento potrebbe approdare a Brindisi, che si era fatta avanti per sfilare l’evento alla Sardegna”. Duro in particolare Fausto Piga, capogruppo di Fdi in Consiglio: “Non conosciamo i dettagli della vicenda e per questo presenteremo un’interrogazione. Tuttavia pensiamo che una manifestazione così prestigiosa, unica e di valore mondiale avrebbe meritato un approccio politico differente“. 
L’auspicio è che dall’assessore al Turismo “possano giungere gli opportuni chiarimenti e che le cause dell’annullamento dell’evento siano dei motivi tecnico-giuridici non superabili. Perché la cancellazione di una manifestazione così importante per eventuali motivazioni banali e di scarsa rilevanza sarebbe un errore politico con gravi ed irreparabili ripercussioni per la Sardegna”. 

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