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Alluvione nelle Marche, Carloni (Lega): “Saremo al fianco di imprese e famiglie”

Il vicepresidente Carloni annuncia provvedimento per sbloccare liquidità dopo i danni dell'alluvione: "Porterò le istanze delle Marche a Roma"

Pubblicato:20-09-2022 16:44
Ultimo aggiornamento:20-09-2022 16:44
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ANCONA – “Faremo tutto quello che serve per stare al fianco di imprenditori e famiglie”. L’emergenza causata dall’alluvione che tra giovedì e venerdì ha travolto le Marche, mietendo per ora 11 vittime, ha fatto irruzione nella campagna elettorale ed inevitabilmente famiglie ed imprese rivolgono i propri appelli anche agli aspiranti parlamentari marchigiani. Il vicepresidente della Regione Mirco Carloni, candidato nel collegio uninominale di Pesaro Urbino alla Camera dei deputati per il centrodestra, risponde presente. “Una tragedia immane- spiega Carloni che ieri mattina ha convocato una riunione d’urgenza insieme agli assessori Guido Castelli e Stefano Aguzzi con le associazioni di categoria, le sigle sindacali e la Camera di Commercio- Nella riunione di ieri abbiamo cercato di capire cosa serve alle imprese colpite dall’alluvione in questo momento. La prima esigenza è quella della liquidità e come Regione stiamo definendo una manovra per dare la liquidità necessaria. È poi necessario bloccare i mutui ed in tal senso oggi incontreremo l’Abi per fare il punto della situazione”. Servono poi “rapidamente finanziamenti per le imprese che hanno subito dei danni. Insieme a Castelli ed Aguzzi stiamo componendo una
proposta, mettendo dentro tutto quello che serve, che poi daremo ad Acquaroli”.

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CONTRO CARO BOLLETTE REDISTRIBUIRE EXTRA PROFITTI GRANDI COMPAGNIE

Carloni, vicesindaco a Fano prima di approdare in Regione nel 2010 dove è stato riconfermato dagli elettori per tre mandati, rivendica i risultati ottenuti in questi due anni da vicepresidente “nel corso dei quali abbiamo approvato 12 leggi a sostegno di consumatori, commercio, artigianato, start up, reshoring e delle filiere senza dimenticare il lavoro fatto su zootecnia e agricoltura con i fondi del Por-Fesr” e ribadisce la necessità di “portare le istanze delle Marche nei tavoli decisionali romani” anche per sostenere il tessuto di piccole medie imprese a resistere al caro bollette. “Bisogna fermare la speculazione– aggiunge Carloni- Le grandi compagnie dello Stato non possono continuare a fare extra profitti mentre il sistema produttivo fallisce per pagare bollette incontrollate. Occorre redistribuire gli extra profitti ottenuti da aziende come Eni, Enel ed altre. E’ poi necessario riabilitare una forma di politica energetica che superi scelte ideologiche fatte in passato a cominciare dal nucleare di quarta generazione e dal no alle trivelle”.


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L’ARRETRAMENTO DELLA FERROVIA ADRIATICA

Un altro tema caldo nelle Marche è quello che riguarda il progetto di potenziamento della linea ferroviaria Adriatica che per ora prevede l’arretramento della ferrovia solo a Pesaro e Fano. “L’arretramento è importante ma sono importanti gli investimenti fatti sulla dorsale Adriatica che negli ultimi anni non ci sono stati- dice Carloni- Siamo stati tagliati fuori dall’Alta velocità che salta le Marche. L’arretramento diventa fondamentale nella misura in cui non serve a far fare bella figura ad una sola città: deve essere fatto con un senso di comunità regionale arrivando fino a Falconara procedendo anche a stralci”.

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