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Sempre più biologici e “internazionali”: i vini marchigiani si presentano al Vinitaly

Alla fiera internazionale del vino di Verona, le Marche presenteranno oltre 200 etichette in degustazione di 107 cantine. Cresce il biologico. Obiettivo aumentare l'export

Pubblicato:10-04-2024 19:00
Ultimo aggiornamento:10-04-2024 19:00

Il Vinitaly di Verona
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ANCONA – Saranno 107 le cantine marchigiane che parteciperanno al Vinitaly di Verona, da domenica 14 a mercoledì 17 aprile, e di queste 49 si metteranno in mostra nella collettiva organizzata dalla Regione. Più di 200 le etichette in degustazione libera nella tradizionale “Terrazza Marche”, all’interno di un’area espositiva di oltre 1.000 metri quadrati e con un nuovo layout, sempre nel padiglione 7. La “Cantina Marche” conta 20 Dop e una Igp, e ha una superficie a biologico di quasi 7.700 ettari che incide a livello regionale per il 42,7% della superficie coltivata a vigneto (seconda regione in Italia) e con la provincia di Ascoli Piceno e Fermo che -con 3.849 ettari “organic” su 8.305 complessivi- supera il 46,3% in termini di incidenza dei vigneti biologici.

NELLE MARCHE, 11.000 AZIENDE COLTIVANO 18.000 ETTARI DI VIGNETO

In generale, il comparto in regione conta circa 11.000 aziende che coltivano complessivamente 18.000 ettari di vigneto per una produzione media annuale nell’ultimo quadriennio di oltre 880.000 ettolitri di vino, con il 2023 caratterizzato da una marcata flessione produttiva, a causa dei cambiamenti climatici e della peronospora, tanto che la produzione vinicola ha superato di poco i 518.000 ettolitri. Il settore punta a rafforzarsi, grazie con gli aiuti che arrivano dalla Regione, che fra il 2020-2021 e il 2023-2024 ha stanziato complessivamente 22,74 milioni di euro fra ristrutturazione e riconversione dei vigneti, investimenti in cantina e nei punti vendita, promozione dei vini sui mercati dei Paesi terzi. Intanto dopo un 2022 che ha segnato una forte crescita delle esportazioni in valore (+24,9% sull’anno precedente), il 2023 per il vino marchigiano ha registrato una flessione dell’11,5%, portando i valori al di sotto dei 66,4 milioni di euro. Stati Uniti, Germania, Svezia e Svizzera costituiscono i primi quattro mercati di destinazione.

ANTONINI: “PUNTIAMO SULLA SOSTENIBILITÀ E SUL TURISMO DEL VINO”

L’assessore regionale all’Agricoltura, Andrea Maria Antonini resta ottimista: “Sostenibilità ed enoturismo sono i driver di sviluppo sui quali punta la Regione per promuovere il territorio e le eccellenze enogastronomiche regionali a partire dal vino, elemento identitario e traino per l’export agroalimentare marchigiano”, commenta. Al Vinitaly, le Marche lavoreranno sulla promozione organizzando nel proprio quartier generale al padiglione 7 incontri, degustazioni guidate e approfondimenti, tra cui un focus sulla tradizione enologica regionale e sul valore del “Made in Marche” del vino nel convegno “Radici profonde, visioni future: l’evoluzione del vino marchigiano”, in programma lunedì 15 aprile, alle 14.15, nella sala Raffaello, con la partecipazione, tra gli altri, dello stesso assessore Antonini. Nella stessa giornata (alle 12.30, sala Raffaello), l’incontro “Le varietà resistenti e la sostenibilità ambientale: la sperimentazione nelle Marche”, promosso dal Consorzio Vini Piceni. Mercoledì 17 aprile (alle 10 sempre in sala Raffaello), focus sul “Futuro delle denominazioni: sottozone o Uga?”, con un convegno promosso dall’Imt con l’intervento, fra gli altri, di Attilio Scienza, professore di Viticoltura all’Università di Milano. Sempre nel periodo della fiera, le Marche parteciperanno a “Vinitaly and the City” nel cortile del mercato vecchio a Verona, con una degustazione di vini dei consorzi Istituto marchigiano di tutela vini e Consorzio Vini Piceni, in una manifestazione organizzata da Veronafiere per amanti del vino e appassionati e che vedrà anche un momento istituzionale con un brindisi in programma domenica 14 aprile alle 18.30.


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