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Dj morta a Messina, ritrovati resti ossei nei pressi dell’A20: potrebbero appartenere al piccolo Gioele

Sono stati individuati da uno dei volontari impegnati da giorni nelle ricerche del bimbo di 4 anni scomparso insieme alla madre, ritrovata poi morta

Pubblicato:19-08-2020 12:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:46

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PALERMO – Alcuni resti di ossa e di indumenti sono stati ritrovati nei pressi dell’autostrada A20 Messina-Palermo, poco distante dal luogo in cui il 3 agosto sono scomparsi Viviana Parisi, la dj 43enne ritrovata morta in seguito, e il figlio Gioele, di quattro anni. I resti sono stati individuati da uno dei volontari impegnati da giorni nelle ricerche del piccolo. Sul posto anche il procuratore di Patti, Angelo Cavallo.

Secondo quanto riferito da fonti investigative alla stampa, i resti ricondurrebbero “al 99%” al piccolo Gioele. Il padre si sta dirigendo sul luogo del ritrovamento per il riconoscimento degli abiti.

SERVE DNA PER CAPIRE SE RESTI TROVATI SONO DI GIOELE

Sara’ necessario l’esame del Dna per capire con certezza se i resti ritrovati a Caronia, nei pressi dell’autostrada A20 Messina-Palermo, appartengono al piccolo Gioele Mondello, il bambino di quattro anni scomparso il 3 agosto con la madre, Viviana Parisi, poi trovata morta a meno di 500 metri di distanza dal ritrovamento di oggi. Quanto ritrovato attorno alle 12.30 dai soccorritori, infatti, e’ irriconoscibile, straziato probabilmente dagli animali selvatici della zona. A Caronia oggi si erano ritrovati anche numerosi volontari chiamati a raccolta dal padre di Gioele, Daniele Mondello, per le ricerche del piccolo. Sul posto, oltre ai soccorritori, anche il medico legale e il procuratore di Patti Angelo Cavallo. 


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