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Lo stabilimento dell’Ex Ilva di Novi Ligure blocca la merce, Genova la seguirà

Prosegue la protesta dei lavoratori contro la cassa integrazione

Pubblicato:19-05-2020 08:19
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:20

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GENOVA – Lo stabilimento ArcelorMittal di Novi Ligure blocca i varchi per la merce in uscita. E Genova potrebbe farlo da domani. È quanto emerge dalle assemblee dei lavoratori dei due stabilimento siderurgici. A Genova, stamattina, sciopero dalle 8.30 alle 10 e assemblea. Inizia cosi’ il quarto giorno di lotta dei lavoratori ArcelorMittal dello stabilimento di Cornigliano contro la decisione della ditta di allungare l’utilizzo della cassa integrazione ordinaria covid ed estenderla da quattrocento a seicento lavoratori, su un totale di mille.

L’azienda ieri sera ha negato l’assemblea chiesta dai rappresentanti sindacali che hanno cosi’ deciso di incrociare ancora le braccia, riunendosi nel piazzale davanti alla portineria. Gia’ ieri pomeriggio, dopo la fumata nera in Prefettura con i rappresentanti dell’ex Ilva che hanno negato qualsiasi apertura, diversi lavoratori proponevano di occupare la fabbrica di Cornigliano. “Se Mittal ha deciso di sfasciare la siderurgia italiana, dobbiamo fare in modo di mandarli via il prima possibile.
Dobbiamo alzare il livello dello scontro in maniera intelligente e fare in modo che diventi nazionale”, avverte il coordinatore della Rsu, Armando Palombo. “Sarebbe piu’ semplice prendere 50 ultras e sfondare tutto- ammette il rappresentante dei lavoratori- ma la lotta e’ lunga, dobbiamo rimanere uniti. È una partita grossa, che si gioca a Roma, per il destino della siderurgia italiana. Ci vogliono determinazione e intelligenza”. Intanto, mentre una delegazione di lavoratori genovesi dovrebbe salire in Piemonte ad affiancare la protesta dei colleghi, prosegue l’iter per la presentazione dell’esposto in Procura contro l’utilizzo della cassa integrazione covid.

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CATALFO: “NELLE PROSSIME ORE CONVOCHEREMO SINDACATI E L’AZIENDA”

“Ho sentito il ministro Patuanelli e nelle prossime ore, come richiesto da parti sindacali, convocheremo sindacati e vertici aziendali”. Cosi’ la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo a RaiNews24 parla della situazione all’ex Ilva, che “va risolta, non bisogna giocare- aggiunge- con la vita dei lavoratori”

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