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Ex Ilva, stop ferie e aumento cassa integrazione: a Genova si torna in piazza

Assemblea, corteo per le vie di Cornigliano e incontro con la direzione: i lavoratori di Acciaierie d'Italia rialzano la voce contro il governo e ArcelorMittal

Pubblicato:29-05-2023 11:41
Ultimo aggiornamento:29-05-2023 12:16

ex ilva genova
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GENOVA – Stop alle ferie e aumento improvviso della cassa integrazione. I lavoratori di Acciaierie d’Italia sono tornati in piazza, stamattina, a Genova: breve assemblea davanti ai cancelli dello stabilimento di Cornigliano, corteo e blocco delle vie quartiere per poco più di un’ora, poi rientro in fabbrica e presidio sotto la direzione, in attesa di un confronto con l’azienda.

Vogliamo dare un segnale– spiega il coordinatore della rsu per la Fiom, Armando Palombo- la trattativa tra Stato e ArcelorMittal è incagliata: leggiamo tante cose, ma non registriamo nessun cambiamento. Il ministro Urso dice che ha messo in campo tutti gli strumenti giuridici per salvare questa industria, considerata strategica. Ma dice anche che Mittal deve dare un segno ed è arrivato il momento delle scelte. Per noi, il tempo delle scelte è registrare che gli impianti non vanno, mancano i ricambi. In più, dalla scorsa settimana, sono state sospese le ferie e c’è stata un’impennata della cassa integrazione, senza nessun motivo”.

TOTI: I LAVORATORI HANNO PIENAMENTE RAGIONE

“Credo che i lavoratori abbiano totalmente ragione. E’ stato presentato un piano industriale che prevedeva una serie di passaggi relativi sia a Taranto, che agli stabilimenti collegati di Genova e Novi. Non è chiaro come il blocco delle ferie estive e l’aumento della cassa integrazione si concilino con quel piano industriali”. Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a margine di una conferenza stampa, in merito alla protesta dei lavoratori ex Ilva, stamattina a Genova.


“Credo che la direzione debba chiarire dove sta andando l’azienda, se quel piano illustrato da Bernabè e Morselli è effettivo, ha finanziamenti, in quali tempi verrà realizzato e ogni singolo passaggio, cosa che i lavoratori hanno tutto il diritto di sapere. Così come hanno diritto di sapere le istituzioni del territorio che sono piuttosto all’oscuro- prosegue il governatore- non abbiamo avuto dal governo indicazioni diverse dal piano industriale presentato all’epoca, con l’apertura dell’altoforno, l’elettrificazione del medio periodo, finanziata con una serie di voci importanti. Se c’è stato un cambio di strategia, sarà opportuno comunicarlo”.

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