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VIDEO | Coronavirus, la sottosegretaria Puglisi: “Da Salvini non mi aspetto ostruzionismo”

La sottosegretaria al Lavoro, Francesca Puglisi, replica all'opposizione: "In questo momento credo si debba avere responsabilita' collettiva tra tutte le forze politiche"

Pubblicato:18-03-2020 17:36
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:10

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ROMA – “In questo momento credo si debba avere responsabilita’ collettiva tra tutte le forze politiche“. Cosi’ la sottosegretaria al Lavoro, Francesca Puglisi, intervistata dalla ‘Dire’, replica all’opposizione e in particolare alla richiesta di Salvini di riunire subito il Parlamento. Per Puglisi le Camere “possono tornare a lavorare. La capigruppo del Senato decidera’ le modalita’ di conversione del decreto appena approvato. Se Salvini cerca lo scontro non trova pane per i suoi denti, perche’ da parte nostra c’e’ disponibilita’ ad ascoltare quando le proposte sono ragionevoli o sensate, tutto mi aspetto ma non ostruzionismo”. 

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Sul decreto ‘Cura Italia’, Puglisi spiega che le misure contenute sono “un primo intervento straordinario per non lasciare, come avevamo promesso, nessuno da solo di fronte a questa gravissima emergenza sanitaria che sta tenendo bloccato un paese intero”. La rappresentante del governo aggiunge: “Non lasciamo da sole le famiglie, assicurando non solo un congedo parentale straordinario retribuito al 50% o, per chi deve lavorare, un voucher baby sitter da 600 euro che tocca i 1000 per il personale sanitario, ma- prosegue Puglisi- siamo vicino e alle imprese e a tutti i tipi di lavoratori a prescindere condizione contrattuale, quindi anche gli autonomi o collaboratori”.

Rispetto alle professioni ordinistiche, precisa, “c’e’ un fondo di 300 milioni che prevede un primo indennizzo per chi ha perso il reddito, ma stiamo studiando nuove misure che inseriremo con un emendamento a questo decreto o con nuovi provvedimenti per essere vicini anche i professionisti, soprattutto ai piu’ giovani che hanno un basso reddito”. “So che le imprese, le sento in modo costante attraverso le loro associazioni, si stanno organizzando per diradare i turni, lasciare a casa con gli ammortizzatori sociali che abbiamo predisposto i reparti non indispensabili e per rallentare tutto quello che puo’ essere rallentato”, dice ancora la sottosegretaria al Lavoro, osservando che cosi’ si mantiene “la possibilita’ di ripartire appena la crisi sanitaria sara’ superata e vengono garantiti i servizi essenziali”. 





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