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Libri piccoli, belli e limitati: nasce ‘Acquario’

Presentata a Bookcity la nuova impresa editoriale di Anna Foà e Marco Sodano, che racconta progetto all'agenzia Dire

Pubblicato:16-11-2019 10:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:37

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MILANO – Libri piccoli, belli alla vista e al tatto, composti in edizioni limitate pensando al mondo delle librerie indipendenti. Questo è Acquario, la nuova impresa editoriale nata tra Torino e Milano, presentata durante l’ottava edizione di Bookcity. Gli editori sono Anna Foà, che ha alle spalle una lunga esperienza editoriale legata a suo padre Luciano, all’Adelphi, e Marco Sodano, digital editor de La Stampa con una vita professionale spesa nei giornali. Intorno a loro un gruppo di persone che vedono ancora un azzardo nei libri. 

“Siamo grandi appassionati dell’editoria e siamo grandi appassionati delle parole. Il libro resta uno dei posti migliori dove metterle – ha spiegato, all’agenzia Dire, Marco Sodano -. Questo non significa assolutamente che il digitale e i nuovi mezzi non funzionino, anzi è il contrario, sono ovviamente il futuro, ma questo ritorno a un modo apparentemente vecchio di costruire le storie e di raccontare le storie è molto dentro di noi, perché sentiamo la necessità di conservare le parole da qualche parte. Il libro è una specie di frigorifero delle parole, a cui abbiamo aggiunto un lato digitale che si raggiunge attraverso un codice QR o la realtà aumentata, che amplia la prospettiva del libro e aggiunge dei contenuti nuovi, non replica semplicemente il libro”.

Acquario ha pubblicato due libri. Il primo, dal titolo ‘Banda Larga‘ è dedicato all’editoria, con contributi di Stefano Bartezzaghi, Marco Belpoliti, Edoardo Camurri, Roberto Carretta, Francesco M. Cataluccio, Manuela La Ferla, Paola Lenarduzzi e Giulia Vola. Il secondo libro è di Alessandro Mezzena Lona, si intitola ‘Il poeta delle pantegane‘, ed è dedicato al poeta friulano Federico Tavan. “Questo libro racconta la storia di una persona che attraverso le parole ha in qualche modo cambiato la sua vita” ha sottolineato Sodano, secondo il quale “gli uomini si raccontano storie da quando hanno cominciato a parlare, quindi noi crediamo che l’editoria avrà sempre un futuro. Il difficile è azzeccare il modo giusto per condividere queste parole con altre persone. La gioia nasce in quel momento lì”.


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