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Parte a Bologna Children’s Book Fair, con il cuore in Ucraina

La Fiera del libro per ragazzi torna in presenza dopo due anni

Pubblicato:21-03-2022 14:24
Ultimo aggiornamento:21-03-2022 14:25

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BOLOGNA – La Fiera del libro per ragazzi di Bologna, dopo due anni di pandemia e il trasloco forzato sulle piattaforme digitali, riprende per mano il suo pubblico, esattamente lì dove lo aveva lasciato: tra i padiglioni di piazza della Costituzione, in mezzo alle mostre degli illustratori, negli stand degli editori di mezzo mondo che tornano in città.

Anche se nel quartiere c’è l’aria di festa che solitamente si accompagna al mondo dei piccoli, è impossibile dimenticare che si combatte un drammatico conflitto alle porte dell’Europa. “Abbiamo il cuore pesante per la guerra e faremo sentire la nostra vicinanza al popolo e ai bambini ucraini”, promette il presidente della Fiera di Bologna, Gianpiero Calzolari, alla cerimonia di inaugurazione della 59esima edizione della Children’s Book Fair.

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Proprio a due passi dal Caffè degli illustratori, è stata allestita la mostra dedicata ai libri di autori ucraini selezionati nelle passate edizioni e riproposti in varie traduzioni da editori europei. Intanto, da Leopoli sta arrivando un carico di libri raccolti dalla missione partita da Bologna con la onlus Mediterranea per portare aiuti alla popolazione in fuga dai bombardamenti. Saranno consegnati oggi. “I libri ci devono aiutare in questo momento, perché costruiscono ponti e non muri. Siamo una terra che accoglie migliaia di bambini che stanno lasciando la loro terra e hanno un diritto a un futuro. Abbiamo bisogno di questi libri per costruire un mondo migliore di pace”, sottolinea la vicepresidente dell’Emilia-Romagna, Elly Schlein. “Ci auguriamo che questa fiera sia un momento nel quale i popoli che sono impegnati per la pace si possono riunire a Bologna. E’ anche un motivo di orgoglio potere ripartire dopo la pandemia. Oggi è una giornata positiva in cui attraverso i libri ci arriva un segnale di pace e di speranza da Leopoli e dall’Ucraina”, sottolinea il sindaco di Bologna, Matteo Lepore. “I libri hanno il grande potere di unire le persone. Soprattutto per i piccoli sono una fuga da una realtà brutta come quella che stiamo vivendo”, aggiunge il sindaco.


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E allora vale la pena addentrarsi tra gli stand dei 1.070 espositori presenti alla Fiera del libro per ragazzi, provenienti da 90 paesi. Ospite d’onore di questa edizione l’emirato di Sharjah, capitale mondiale del libro Unesco 2019-2020: attraverso un ricco programma di eventi, incontri, esposizioni e seminari condotti da oltre 30 tra scrittori, illustratori, artisti e narratori arabi, l’Emirato porta per la prima volta in Fiera il prospero ambiente creativo e culturale che lo sta trasformando nella meta d’elezione per la letteratura per ragazzi in tutta la regione araba. Tanti gli incontri attesi in tutti gli spazi della Fiera, all’Illustrators all’Authors Café, affiancati da due mostre che offrono una prova visibile di quanto di meglio la tradizione di illustrazione e di editoria per ragazzi araba ha da offrire: Insight, Reflect e la mostra del premio Etisalat Award for Arabic Children’s’ Literature. “Sharjah è divenuta il principale centro arabo per l’editoria”, testimonia Lo sceicco Fahim Al Qasimi, presidente esecutivo del dipartimento delle Relazioni governative dell’emirato, accompagnato nella missione italiana da Bodour Al Qasimi, presidentessa dell’International publishers association.

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