ROMA – “Giorno 16. Il mondo è testimone di quello che hanno dovuto sopportare le 134 persone che attendono di scendere sul ponte della #OpenArms. Solo la mancanza di volontà dei politici che hanno il potere di decidere li separa da un porto sicuro”. È quanto si legge in un post su Facebook di Open Arms, la nave al largo di Lampedusa in attesa di una soluzione.
Sulla vicenda della nave Open Arms, intanto, ieri sera la Procura di Agrigento ha aperto un’indagine contro ignoti, ipotizzando il reato di sequestro di persona. Il fascicolo è stato aperto alla luce di un esposto presentato dai legali della ong spagnola Proactiva Open Arms e dai giuristi democratici.
“Da 15 giorni la nave Open Arms è in mare con 134 persone a bordo. La situazione sulla nave è drammatica: da 15 giorni donne, uomini e bambini vivono costretti in spazi ristretti nella paura e nell’incertezza di quello che succederà. Sono persone che hanno vissuto l’orrore dei campi di detenzione in Libia: torture, stupri, lavori forzati. Hanno già sopportato enormi sofferenze, non possiamo aggiungerne altre”. È quanto si legge in una nota congiunta, a firma di Oscar Camps, fondatore di Open Arms, e di Gino Strada, fondatore di Emergency, diffusa ieri pomeriggio.
“Negli ultimi giorni le condizioni di salute psicofisica si sono ulteriormente aggravate con atti di autolesionismo e minacce di suicidio che rendono ingestibile la situazione e mettono in pericolo imminente di vita le persone a bordo. Bisogna agire nelle prossime ore- continua- Chiediamo che sia immediatamente autorizzato lo sbarco a Lampedusa prima che si aggiungano altre tragedie a quelle già vissute”.
I”l responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa ha detto che dei 13 naufraghi sbarcati per “motivi medici” dalla Open Arms uno aveva una otite. Gli altri stavano bene. Siamo davanti all’ennesima presa in giro della ong spagnola su nave spagnola, quella Open Arms che per giorni ha girovagato nel Mediterraneo al solo scopo di raccogliere più persone possibili per portarle sempre e solo in Italia”. Lo dice il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
“In tutto questo tempo sarebbero già andati e tornati in un porto spagnolo tre volte. Queste ong invece fanno solo battaglia politica, sulla pelle degli immigrati e contro il nostro Paese. Ma io non mollo”.
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