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‘Listen’, in Vda servizio video interpretariato per sordi

La Valle d’Aosta è la prima regione italiana a mettere in campo uno strumento per aiutare la comunicazione tra persone sorde e sportelli pubblici

Pubblicato:16-04-2022 16:16
Ultimo aggiornamento:16-04-2022 16:16
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AOSTA – Un servizio di video interpretariato a portata di click, che aiuti le persone sorde ad accedere con facilità ai servizi pubblici della regione, dal chiamare un’ambulanza al fare una denuncia. Grazie a nove tablet distribuiti in alcuni punti strategici del territorio, cuore del progetto “LISten”, la Valle d’Aosta è la prima regione italiana a mettere a disposizione della comunità, come ente pubblico, uno strumento che agevoli l’interazione tra persone sorde e operatori degli sportelli pubblici.

Il progetto, il cui investimento ammonta a 226mila euro, è stato finanziato dall’ufficio politiche in favore delle persone con disabilità della presidenza del Consiglio dei ministri. È il risultato di una co-progettazione nata dalla collaborazione tra l’assessorato regionale alla Sanità e la sezione valdostana dell’Ente nazionale sordi (Ens), insieme alle cooperative “C’era L’acca”, coordinatrice del progetto, e “Segni di integrazione Piemonte”.

Sei dei nove tablet saranno installati ad Aosta, alla Questura, al pronto soccorso e all’ospedale Parini, nella sede di via Guido Rey dell’Usl, allo sportello sociale del Comune e alll’ufficio invalidi del dipartimento delle Politiche Sociali. Altri due saranno collocati nei poliambulatori di Donnas e Morgex, mentre un ultimo tablet si troverà nella sede dell’Ente nazionale sordi e sarà a disposizione di chi ne avrà bisogno per ogni evenienza. Su ciascun tablet è installato un sistema di video interpretariato che permetterà alla persona sorda di interagire con un interprete nella lingua dei segni italiana che lo aiuterà a comunicare con l’operatore dello sportello. Il servizio sarà attivo dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.


La sordità “è una disabilità invisibile che può portare a conseguenze davvero gravi, come la discriminazione e l’emarginazione”, spiega l’assessore regionale alla Sanità, Roberto Barmasse, intervenuto questa mattina durante la conferenza stampa di presentazione del progetto. L’obiettivo è raggiungere “una completa integrazione delle persone sorde- prosegue l’assessore-. Una necessità messa ancor più in evidenza con la pandemia, perché l’utilizzo della mascherina non permette alle persone sorde di leggere il labiale”.
Il termine del progetto è fissato per il 31 dicembre prossimo ma l’amministrazione regionale intende dare continuità all’iniziaitiva “con nuovi finanziamenti, probabilmente a valere sui fondi statali”, precisa Barmasse. Oltre al servizio di video interpretariato, il progetto prevede anche una serie di corsi di informazione e sensibilizzazione rivolti sia agli operatori dei servizi che ai comuni cittadini, che partiranno dal mese di maggio. Si tratta di 30 ore di formazione, di cui 24 online e sei in presenza. In cantiere anche un sito web dedicato che conterrà informazioni utili alle persone sorde: in particolare sarà possibile trovare video in Lis e sottotitolati della domande più frequenti presenti sui siti istituzionali. Si sta lavorando anche ad un sistema di comunicazione efficace per promuovere le varie iniziative del progetto e a un convegno finale, che permetterà il confronto e la valutazione di quanto realizzato per progettare nuovi interventi. Il servizio di video interpretariato, che sarà utile ad esempio anche alle persone anziane che hanno problemi di udito, permetterà infatti di raccogliere anche dati e informazioni su chi ne usufruisce per poterlo ulteriormente migliorare.
Per Serafino Timeo, commissario della sezione valdostana dell’Ens, il progetto “permette di abbattere delle barriere comunicative e di abbattere degli stereotipi, formando le persone che quotidianamente lavorano nelle istituzioni, che sapranno come comportarsi di fronte ad una persona sorda che chiede delle informanzioni”. E conclude: “Bisogna dare dignità alle persone che vivono quotidianamente con questa disabilità, questo è un primo passo per tutti i sordi valdostani, grazie a tutto ciò la loro vita cambierà”.

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