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Il 2023 è l’anno dello spazio italiano: “Al via le missioni Juice, Euclid e Ixpe”

Durante una conferenza stampa nella sede romana dell’Agenzia spaziale italiana il presidente Giorgio Saccoccia ha ricordato i risultati del 2022

Pubblicato:16-01-2023 16:59
Ultimo aggiornamento:16-01-2023 16:59
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ROMA – Dalle premesse il 2023 potrà essere l’anno dello spazio italiano. Durante una conferenza stampa nella sede romana dell’Agenzia spaziale italiana il presidente Giorgio Saccoccia ha ricordato i risultati del 2022, a partire dalla Ministeriale di novembre a Parigi, presentando le attività previste per il 2023.
Si inizia nella seconda metà di aprile in cui partirà la missione dell’Agenzia spaziale europea Jupiter Icy Moons Explorer (Juice), che in sette anni raggiungerà le tre lune ghiacciate di Giove: Ganimede, Europa e Callisto.

Quindi il programma scientifico dell’Esa, Euclid, per osservare l’universo in cerca di energia e materia oscura, con il contributo di Nasa ed Esa, ma anche dell’Italia stessa e della Gran Bretagna. Infine, Ixpe, Imagine X-Ray Polarimetry Explorers, telescopio spaziale per misurare la polarizzazione dei raggi X cosmici di buchi neri, stelle di neutroni e pulsar. Una missione in collaborazione Nasa e Asi, lanciata a fine 2021 e che un anno fa ha mandato le prime immagini. A questo va ad aggiungersi l’avvio del programma Moonlight sottoscritto dal nostro Paese durante la riunione del Consiglio a livello ministeriale dell’Agenzia Spaziale Europea lo scorso novembre a Parigi. In quell’occasione l’Italia ha anche ottenuto un volo sul Lunar Gateway per un suo astronauta tra il 2025 e il 2030.

Secondo il presidente Asi, Giorgio Saccoccia, “si tratta di un programma fondamentale che permetterà all’Europa in maniera autonoma la capacità di allunaggio. Con Moonlight cercheremo di esportare fuori dall’orbita terrestre la possibilità di esplorare e fare comunicazione. Comunicare senza difficoltà dalla Luna è un servizio logistico essenziale di cui non si può fare a meno se pensiamo di sviluppare una infrastruttura sul suolo lunare. Gli Stati Uniti in questo hanno chiesto all’Europa di avere un ruolo importante e l’Italia ha una forte leadership insieme all’Inghilterra”.


Il presidente Saccoccia ha parlato proprio anche delle relazioni con gli altri Paesi: “Lo scorso anno abbiamo cementato anche un’interazione diretta con gli Stati Uniti per un ruolo italiano nel programma Artemis. Un contributo diretto all’architettura lunare. Crediamo che l’Italia abbia un ruolo di guida per altre agenzie, altri Paesi, ma anche per far crescere in modo veloce questa nuova iniziativa. Poi abbiamo discusso fra tutti i sottoscrittori del programma Artemis il modo in cui coinvolgere le imprese. Come Italia abbiamo alcune idee che vogliamo portare avanti collaborando con altre nazioni ad esempio il Giappone. Nel 2025 ci sarà Expo in Giappone dove vogliamo che lo spazio sia protagonista. Per questo discuteremo con Jaxa e con altri Paesi. Il 2023 sarà importante in termini di utilizzo dello spazio come strumento di diplomazia internazionale”, ha concluso Saccoccia.

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