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VIDEO | Gaza, Borrell (Ue): “Ancora nessun accordo per il cessate il fuoco” ma l’ambasciatore palestinese replica: “L’Ue difende Israele”

Per l’Alto rappresentate della Commissione europea "l’Ucraina rimane la priorità e dobbiamo fare di tutto per migliorare il sostegno militare"

Pubblicato:15-11-2023 08:38
Ultimo aggiornamento:16-11-2023 08:36
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Borrell guerra in europa
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ROMA – “Chiediamo pause umanitarie tra Israele e Hamas che siano concrete ed effettive, a partire da oggi”. Lo ha detto l’Alto rappresentate della Commissione europea Josep Borrell ieri sera in conferenza stampa dopo essersi riunito con i 27 ministri della Difesa Ue e aggiungendo che “non c’è consenso da parte dell’Unione europea e nemmeno da parte del G7 a chiedere di cessare il fuoco”.
Il diplomatico ha ribadito che l’Ue “ce la farà a inviare 1 milione di munizioni entro il 2024”, annunciando l’invio di 120mila munizioni per l’Ucraina da parte di Francia e Germania. Il piano di addestramento di 30mila soldati ucraini e dei piloti sui caccia F16 “permetterà con questo ritmo di completare l’addestramento di altri 10 mila uomini”, ha aggiunto Borrell. “L’Ucraina rimane la priorità per l’Ue e dobbiamo fare di tutto per migliorare il sostegno militare”, ha detto l’Alto rappresentante a margine della riunione in cui è intervenuto anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

AMBASCIATORE PALESTINESE: UE DIFENDE ISRAELE E I SUOI CRIMINI

“L’Unione europea difende Israele attraverso protezioni politiche e diplomatiche. Israele deve essere considerata responsabile per i suoi crimini”, ha detto l’ambasciatore della Missione per lo Stato della Palestina presso l’Unione europea Adel Atieh, a margine dell’evento organizzato dagli eurodeputati Mick Wallace e Clare Daly in ricordo delle vittime “per crimini di guerra contro l’umanità commessi a Gaza dalle forze israeliane”.

All’evento hanno partecipato alcune famiglie delle vittime dei bombardamenti israeliani, condannando gli attacchi sulla popolazione palestinese. “La famiglia di mio marito è stata ferita dai bombardamenti, ma non possono recarsi in ospedale a causa dell’occupazione delle forze israeliane”, ha detto Khadeja Darbieh, originaria di Gaza, intervenuta all’evento per raccontare la sua esperienza famigliare.


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