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VdA al lavoro per potenziare monitoraggio dati sui Lea

"Le regioni piccole sono penalizzate, aumenteremo monitoraggio": così la Regione dopo la notizia che la sanità valdostana è agli ultimi posti, per i livelli essenziali di assistenza, nel report del ministero della Salute di inizio giugno

Pubblicato:15-10-2023 12:55
Ultimo aggiornamento:15-10-2023 12:55
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ROMA – Dalla relazione della Fondazione Gimbe sull’erogazione dei Lea, i livelli essenziali di assistenza, al report del ministero della Salute di inizio giugno, la sanità valdostana occupa gli ultimi posti. In più occasioni, l’assessorato regionale alla Sanità e l’azienda Usl hanno spiegato che a ciò contribuiscono gli indicatori che, pensati per regioni di grandi dimensioni, penalizzano la piccola Valle d’Aosta e alcuni problemi legati alla raccolta dei dati. La Regione è al lavoro per migliorare questo aspetto.

Stiamo potenziando l’attività di monitoraggio dei dati. Siamo al lavoro per allestire un ufficio flussi dedicato all’interno del dipartimento”, spiega in Consiglio Valle l’assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi rispondendo ad un’interpellanza del capogruppo della Lega Andrea Manfrin. “Vista la peculiarità del nostro servizio sanitario che si autofinanzia non è mai stata data particolare attenzione a mandare i dati che ora sono diventati anche più importanti”, afferma l’assessore, che il prossimo novembre incontrerà il ministro alla Salute Orazio Schillaci.

E aggiunge: “Noi siamo impegnati a collaborare di più per far si che i dati vengano raccolti, analizzati e rendicontati di continuo” per “andare a lavorare sui problemi che vengono evidenziati“. Sul tema, Marzi sostiene che “nel momento in cui si ricoprono dei ruoli istituzionali non si può dare solo ed esclusivamente una visione negativa”. E conclude: “La sanità pubblica nazionale e regionale ha problemi che in certi casi sono strutturali. Evidenziarli di continuo non è detto che porti dei vantaggi”.


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