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Di Maio: “Bloccheremo tutte le esportazioni di armi alla Turchia”

Il ministro degli Esteri in audizione alla Camera: "Siamo grati ai curdi, ora la Ue parli con una sola voce"

Pubblicato:15-10-2019 09:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:49
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ROMA – “Formalizzare tutti gli atti affinché l’Italia blocchi tutte le esportazioni di armamenti verso Ankara”: è l’impegno espresso dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, intervenuto oggi alla Camera dei deputati. Di Maio ha annunciato inoltre una “istruttoria inerente i contratti in essere”. Il ministro ha aggiunto: “Assumiamo il blocco come singoli stati Ue per perseguire il carattere di immediatezza. La pianificazione di un embargo europeo avrebbe richiesto mesi. L’Italia non aspetta, non si gira dall’altra parte, non ritiene accettabile l’azione della Turchia”.

“Abbiamo disposto la convocazione dell’ambasciatore turco in Italia, al quale abbiamo ribadito contrarietà alla risposta militare alla crisi siriana. Abbiamo chiesto un’immediata cessazione delle operazioni militari in Siria e un ritorno alle vie diplomatiche”. Di Maio ha aggiunto: “Ogni intervento militare in passato ha solo finito per alimentare l’assestamento della minaccia terroristica; le guerre in Iraq, Afghanistan e Libia ne sono la testimonianza”.

“Siamo grati ai curdi, la Ue parli con una sola voce”

“Sosteniamo che l’Ue debba parlare con una sola voce, è la posizione che abbiamo sostenuto ieri con il ministro degli Esteri francese Le Drian a Lussemburgo e con l’inviato speciale Onu per la Siria Pedersen”, ha dichiarato il ministro degli Esteri. “L’Ue si concentri su due messaggi” ha sottolineato Di Maio: “La Turchia è il solo responsabile dell’escalation, la Turchia deve sospendere le operazioni militari”. “Abbiamo sollecitato una riflessione sul blocco all’esportazione degli armamenti” ha detto inoltre Di Maio, riferendo sul consiglio Affari esteri dell’Ue che si è svolto ieri a Lussemburgo. “Ai curdi – ha aggiunto Di Maio – va il nostro ringraziamento e la nostra profonda gratitudine. L’offensiva turca rischia di vanificare quanto fin qui acquisito, intaccando la capacità di sorvegliare le strutture dove sono detenuti migliaia di foreign fighters”.


“Una pacificazione duratura del Paese non sarà possibile senza un processo inclusivo e credibile sotto l’egida Onu” ha detto Di Maio. “Anche in vista di questo siamo preoccupati che l’azione turca possa vanificare questo tentativo”. Il ministro ha concluso: “Vicini al popolo siriano, continueremo a fornire assistenza umanitaria a tutto il Paese”.

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