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“Dateceli gratis”, a Bologna via Zamboni invasa dai preservativi

Oggi il Consiglio degli studenti ha approvato una mozione per chiedere all'Ateneo di stringere una convenzione con la Asl

Pubblicato:15-05-2018 12:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:53

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BOLOGNA – Via Zamboni invasa da preservativi appesi a fili e distribuiti gratuitamente ai giovani che stamattina hanno attraversato la zona universitaria di Bologna. E’ l’iniziativa messa in campo da Mala Educacion, Link Bologna e gruppo Prometeo a sostegno della rivendicazione di contraccezione gratuita in università, a proposito della quale proprio stamattina il Consiglio degli studenti ha approvato a maggioranza la mozione presentata da Link Bologna. La proposta arrivata al Consiglio – ora la palla passerà all’Alma Mater – è quella di dare vita a una convenzione tra l’Università di Bologna, le aziende Usl e i servizi consultoriali del territorio per offrire in università la contraccezione gratuita sotto i 26 anni, così come approvato dalla giunta regionale. La richiesta di preservativi per tutti segue quella del febbraio scorso che riguardava invece gli assorbenti: anche in quell’occasione, fu messa in atto un’azione plateale, con il Rettorato invaso da assorbenti attaccati ovunque. La campagna per la contraccezione gratuita portata avanti da coordinamento Link, Mala Educacion e gruppo Prometeo ha visto anche la proiezione (ieri sera in piazza Verdi) del documentario “Così è se vi pare” sul movimento per la Vita nei consultori. E la mobilitazione prosegue in vista del 22 maggio, il quarantennale dell’approvazione della legge sull’aborto, con il lancio dell’hashtag #moltopiùdi194.


Per Silvia Mazzaglia (Link – Studenti indipendenti) quella di oggi “è una grande vittoria per gli studenti dell’università, un piccolo passo per poter autodeterminare le nostre vite e non dover subire discriminazioni economiche nell’accesso alla contraccezione. Proprio perchè tutti gli studenti e tutte le studentesse, in particolare i fuorisede, trovano nell’università l’istituzione di riferimento è giusto che sia questa, ad occuparsi di offrire gli strumenti contraccettivi e di prevenzione alle malattie sessualmente trasmissibili”. Per il collettivo della Mala Educacion, Francesca Romana D’Amico rilancia sul percorso #moltopiùdi194: “Il nostro impegno non si ferma qui: il 22 maggio saremo in piazza Verdi per un laboratorio di riscrittura della legge e per evidenziarne i limiti costitutivi e richiedere “molto di più” in materia di salute sessuale e sessualità ampiamente intesa: per questo e tanto altro sabato 26 con ‘Non Una Di Meno Bologna’ faremo il corteo da piazza del Nettuno coordinatamente a tutta Italia”.


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