Terremoto, opere d’arte scampate al sisma rivivono in una mostra 3D
6 gennaio 2018
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BOLOGNA – “Un maxi conguaglio da oltre 2.000 euro per fornitura di luce e gas per debiti in buona parte già prescritti”, ma l’utenza in questione è a Castelsantangelo sul Nera (Macerata), paesino del tutto distrutto dal sisma dell’agosto 2016 e “disabitato da allora con specifiche ordinanze di inagibilità e di inibizione di accesso (date le lesioni strutturali) adottate per la pubblica incolumità”. La denuncia è di Confconsumatori che aggiunge: “Nonostante questo, Eni Spa, ignorando le disposizioni specifiche previste dal Governo e dall’Autorità energia (oggi Aerera) oltre che i numerosi reclami dell’utente, ha emesso fatture calcolando consumi fino al gennaio 2017, quando la casa era ormai abbandonata da cinque mesi”.
L’utente in questione si è rivolto quindi a Confconsumatori Roma e tramite l’avvocato Barbara D’Agostino ha contestato tre bollette: la prima da 800 euro circa è riferita alla fornitura di energia elettrica, le altre due fatture da circa 400 e 1.000 euro sono relative alla fornitura di gas. In merito alla prima bolletta, “si tratta di un conguaglio per consumi dal 2009 al 2017– spiega D’Agostino- ovvero un periodo ampiamente prescritto, ma soprattutto i consumi presunti arrivano fino al gennaio 2017, a cinque mesi dal terremoto dell’agosto 2016.
Se non bastasse, la fattura è illegittima e infondata sia per le disposizioni specifiche delle zone terremotate (delibera 252/2017/R/com) sia perché l’ultima lettura rilevata risale al 30 giugno 2016 per un totale di 1228 kwh, non si comprende quindi come possa essere rilevato un consumo di 3556 kwh al gennaio 2017″.
6 gennaio 2018
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