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Il Senato dà la fiducia al dl Aiuti senza il voto del M5S. E il Governo si disfà

Ok dall'Aula di Palazzo Madama con 172 sì e 39 no. I senatori pentastellati, come annunciato, non hanno partecipato al voto. E Draghi è salito al Quirinale e ha deciso di dimettersi

Pubblicato:14-07-2022 11:50
Ultimo aggiornamento:15-07-2022 09:47
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bocciato ddl popolare Titolo v
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ROMA – Via libera dell’aula del Senato alla fiducia sul decreto Aiuti. Il provvedimento passa con 172 sì e 39 no. I senatori del Movimento 5 Stelle, come annunciato ieri dopo il Consiglio Nazionale, non hanno partecipato al voto. Una decisione che ha portato, nel Consiglio dei ministri convocato dal presidente del Consiglio dopo il colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alle dimissioni di Draghi. Dimissioni che però sono state respinte dal capo dello Stato, che ha invitato il premier dimissionario a tornare alle Camere per verificare la situazione.

DRAGHI AL QUIRINALE DA MATTARELLA, POI CDM

Il presidente del Consiglio Mario Draghi, mentre a Palazzo Madama si votava il dl Aiuti, ha lasciato Palazzo Chigi e si è recato al Quirinale. Il premier presumibilmente ha parlato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella delle prospettive per il suo Governo dopo il voto sulla fiducia al decreto Aiuti in Senato senza i senatori pentastellati.

Dopo poco meno di un’ora di colloquio con il capo dello Stato, Draghi ha lasciato il Quirinale ed è rientrato a Palazzo Chigi. Alle 18.15 è iniziato il Consiglio dei ministri: il premier Draghi ha informato i membri del Governo del suo colloquio con Mattarella e ha annunciato le sue dimissioni: “La maggioranza non c’è più“. Poi la nuova salita al Quirinale, dove il presidente della Repubblica ha respinto le dimissioni di Draghi.


CASTELLONE (M5S): “NO È AL DL AIUTI, NON AL GOVERNO”

Non abbiamo votato un provvedimento, ma siamo disponibili a dare la fiducia al governo Draghi“. Lo ha detto Maria Domenica Castellone, capogruppo M5S al Senato, intervistata su La7. “Bisogna definire con chiarezza la linea politica che il Governo vuole seguire in questi ultimi mesi di legislatura”, spiega.

GUBITOSA (VICEPRESIDENTE M5S): “NOI CHIARI E COERENTI DALL’INIZIO”

“Noi siamo chiari e coerenti fin dal’inizio”. Così Michele Gubitosa, vicepresidente del Movimento 5 Stelle, intercettato per le vie del centro di Roma.

BRUNETTA: “L’ITALIA NON PUÒ FARE A MENO DI DRAGHI”

“L’Italia non può fare a meno di Mario Draghi. Dobbiamo portare a termine il lavoro iniziato 17 mesi fa. Non possiamo perdere, in momenti così difficili, la credibilità e fiducia conquistate in Europa e nel mondo”. Lo scrive in un tweet Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione.

SCONVOCATO IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELLE 15.30

Il Consiglio dei ministri, che era in programma alle 15.30 a Palazzo Chigi dopo il voto sulla fiducia al decreto Aiuti, è stato sconvocato per la salita del premier Mario Draghi al Quirinale. Lo si apprende da fonti del Governo. Non si sa ancora se un Cdm si terrà più tardi.

GIORGETTI: “GOVERNO FINITO? CI SONO I SUPPLEMENTARI”

“Governo finito? Ci sono sempre i tempi supplementari”. Lo ha detto ai microfoni di Fanpage.it il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti a proposito della crisi di governo dopo il non voto del M5S alla fiducia sul dl Aiuti in Senato.

BONOMI (CONFINDUSTRIA): “INCREDULI PER LA CRISI, C’È IRRESPONSABILITÀ

“Assistiamo con totale incredulità a sviluppi politici che palesemente ignorano sia gli impegni che il Governo ha assunto con la sua maggioranza e con il Paese, sia l’emergenza della situazione internazionale e il ruolo di primo piano del governo italiano in Europa e nella Nato”. Lo dice Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, intervenendo all’assemblea regionale della Confindustria Valle d’Aosta, allo stabilimento delle Sorgenti Monte Bianco di Morgex.

“Sono manifestazioni di totale irresponsabilità che ci lasciano senza parole” aggiunge Bonomi.
Il presidente degli industriali, sulla situazione internazionale, sostiene: “I problemi non arrivano con la guerra, ma sono iniziati già lo scorso anno. Sono stati l’aumento delle materie prime, l’aumento dei costi energetici, le speculazione sull’energia. C’è una narrazione che dice che tutto sia colpa della guerra, ma i problemi arrivano da lontano“.

L’ESTREMO TENTATIVO (FALLITO) DEL M5S

Nella mattina di oggi, il ministro dei Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà ha avuto un confronto con il presidente Mario Draghi per evitare di porre la questione di fiducia sul dl Aiuti. Ma il premier ha indicato come unica via percorribile la richiesta di fiducia al Senato sul provvedimento. Lo riferiscono fonti di Governo. D’Incà è quindi intervenuto in Aula per porre la questione di fiducia sul dl Diuti.

Ieri dopo una lunga giornata che ha visto riunito il Consiglio nazionale del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte in conferenza stampa aveva fatto sapere che oggi in Senato il M5S non avrebbe partecipato al voto di fiducia sul decreto Aiuti. “Non possiamo che agire con coerenza”, aveva detto. “Siamo disponibili a dialogare e dare un nostro contributo costruttivo a questo governo e al premier Draghi ma non siamo disponibili a dare una cambiale in bianco”.

MELONI: “BASTA GIOCHI DI PALAZZO, SI VADA AL VOTO”

“Basta liti e giochi di Palazzo sulla pelle dell’Italia e degli italiani: abbiano il coraggio e la dignità di presentarsi al cospetto dei cittadini“. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

CASTELLONE (M5S): “SMANTELLATA OGNI NOSTRA MISURA”

“In pochi partiti avrebbero continuato a lavorare a testa bassa come il Movimento 5 Stelle quando, in questi 18 mesi, l’unico obiettivo di alcune forze politiche è stato quello di smantellare ogni nostra misura“. Lo dice Maria Domenica Castellone, capogruppo M5S in Senato, durante le dichiarazioni di voto in Aula. “Abbiamo cercato un confronto serio su tutti i temi, ma non è stato questo l’atteggiamento delle forze politiche di maggioranza che ci hanno attaccato in tutti i modi indifferenti alle nostre richieste“, spiega Castellone.

In questo decreto nessuna delle nostre proposte è stata accolta: nulla sulla cessione del credito, nulla sui salari, e poi il potere speciale a Gualtieri sull’inceneritore a Roma è una follia”, rimarca la capogruppo del M5S a Palazzo Madama. Che attacca: “La responsabilità non è tacere, irresponsabile è chi non dà risposte al Paese. La stabilità si costruisce sui pilastri, sulle azioni che il governo mette in campo. La dignità è quella che stiamo difendendo oggi, di un gruppo e di una forza politica che subisce attacchi da anni”. Poi la conclusione, attesa: “Confermo la non partecipazione al voto di fiducia”.

PELLEGRINI (M5S): “SERVE SCOSTAMENTO DI BILANCIO E UN ALTRO DECRETO DA 30 MILIARDI”

La situazione del Paese è più grave rispetto a due mesi fa, quando è stato scritto il decreto Aiuti“. Lo dice il senatore M5S Marco Pellegrini, intervenendo in aula a Palazzo Madama. “È indispensabile che il Governo approvi un altro decreto che metta in campo almeno 30 miliardi. Occorre sostenere i settori in crisi, e non con pannicelli caldi. Tagliare il cuneo, aiutare famiglie e imprese con sconti sulle bollette, intervenire contro le speculazioni, tagliare l’Iva, alzare le tasse sugli extra profitti delle imprese energetiche e stabilire una rottamazione quater”.

Dall’ultima conferenza stampa, prosegue Pellegrini, “Draghi sembra abbia accolto l’invito dei 5 Stelle, però per reperire le risorse bisogna avere il coraggio di mettere in campo uno scostamento di bilancio che il M5S chiede da mesi. Questa attesa ragioneristica non ha dato i suoi frutti e non li darà, lo spread adesso è quasi il doppio del governo presieduto da Conte“. Il salario minimo? “Ci vuole coraggio, bisogna fare presto e bene”, aggiunge il senatore pentastellato.

DI MAIO: “GRAVE NON VOTARE LA FIDUCIA, SERVE VERIFICA MAGGIORANZA

“Non votare la fiducia al Governo è un fatto grave, è doverosa una verifica di maggioranza. Una crisi di governo nel bel mezzo di una guerra è un chiaro atto di irresponsabilità, così si condanna il Paese al baratro”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, di Insieme per il futuro.

LEGA: “SALVINI LAVORA PER SCELTA UNITARIA DEL CENTRODESTRA”

“Siamo stupiti e preoccupati. Dopo un anno e mezzo di sostegno leale della Lega al Governo in una fase di emergenza, siamo costretti a perdere tempo in Parlamento coi No dei 5 Stelle e una sinistra che si occupa di droga libera e cittadinanza agli immigrati“. Così fonti della Lega.

“Non si può andare avanti così per mesi, con milioni di italiani che hanno problemi con stipendi, pensioni e bollette. Attendiamo le prossime ore – proseguono dal Carroccio – la Lega lavorerà per una scelta unitaria del centrodestra per il bene del Paese. Piuttosto che perdere mesi preziosi con inutili e logoranti tira e molla, sarebbe più saggio dare la parola agli italiani“.

RENZI: “LEGITTIMO NO ALLA FIDUCIA, MA POI MINISTRI M5S SI DIMETTANO”

“Se i colleghi del M5S hanno scelto di non votare la fiducia è legittimo, ma se si decide di non votare la fiducia, si firmano le lettere di dimissioni di ministri e sottosegretari. Altrimenti è ridicolo. C’è un limite di dignità che avete sorpassato. Che faranno D’Incà e Patuanelli, voteranno la fiducia al Governo di cui fanno parte?”. Lo dice Matteo Renzi, leader di Italia Viva, durante le dichiarazioni di voto in Aula al Senato.

Oggi Draghi deve continuare a fare il presidente perché serve all’Italia e se non succedesse qualcuno in un altro Paese festeggerebbe, mentre noi vorremmo che a festeggiare fossero gli italiani”, continua l’ex premier a proposito degli scenari futuri.

GENTILONI: “UE SEGUE SITUAZIONE ITALIA CON PREOCCUPATO STUPORE”

“Seguiamo la situazione italiana con preoccupato stupore”. Lo ha detto il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, rispondendo ad una domanda nel corso della conferenza stampa a Bruxelles sulle previsioni economiche estive della Commissione europea. “In queste acque agitate, con la guerra, l’alta inflazione e le tensioni geopolitiche, la stabilità è un valore di per sé. Credo che in questo momento serva coesione, non possiamo procurare instabilità” ha concluso il commissario, già presidente del Consiglio tra il 2016 e il 2018.

FRANCESCHINI: “È UNA GIORNATA COMPLICATA”

“È una giornata complicata che potrebbe trasformare questo incontro in una sorta di rendiconto del lavoro fatto”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, aprendo il suo intervento alla presentazione del Rapporto Federculture.

BERLUSCONI: “CRISI TUTTA COLPA DEL M5S, NOI PRONTI ALLE URNE”

“Gli italiani assistono con stupore e preoccupazione a quanto sta accadendo in queste ore ai vertici della politica nazionale. Da troppo tempo, prima con finalità di logoramento e poi con un atteggiamento distruttivo, il M5S sta compromettendo l’esistenza stessa del Governo. Di fronte a questa strategia irresponsabile, della quale i cittadini sono spettatori attoniti, Forza Italia, consapevole delle emergenze da affrontare, non ha mai abbandonato l’atteggiamento di responsabilità avviato con la partecipazione all’esecutivo guidato da Mario Draghi”. Lo dice Silvio Berlusconi in una nota.

Il Movimento 5 Stelle ha deciso di voltare le spalle agli italiani – prosegue il leader di Forza Italia – I numeri dicono che il Governo potrebbe proseguire il suo lavoro fine alla fine della legislatura anche senza il M5S. Forza Italia, in continuità con l’atteggiamento di responsabilità che ha sempre contraddistinto la sua azione, attende con rispetto le determinazioni del Presidente Draghi e le indicazioni che darà il Capo dello Stato. È chiaro e innegabile che eventuali elezioni anticipate in un momento così delicato per l’Italia saranno da attribuire unicamente all’atteggiamento irresponsabile dei 5S – rimarca Berlusconi -. Se questo dovesse accadere, andare alle urne non ci preoccupa: anzi siamo certi che il risultato elettorale premierebbe il centrodestra e in particolare – come dimostrano tutti i sondaggi – l’atteggiamento responsabile e costruttivo di Forza Italia. In ogni caso siamo pronti ad affrontare ogni eventualità avendo come stella polare l’interesse degli italiani”.

LA RUSSA (FDI): “MATTARELLA NON ESAGERI NEL TENTARE L’IMPOSSIBILE”

“Ci possiamo permettere un governo che non governa? Ci possiamo permettere un Draghi che invece di pensare all’inflazione, ai rincari delle bollette pensa a sedare le liti tra Renzi, Di Maio e Conte? Nessuno può negare che questo Governo non può fare quello che serve agli italiani“. Così Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia, intervenendo in diretta alla trasmissione Agorà estate in onda su Rai 3

Occorre un esecutivo che abbia un programma preciso e che sappia cosa fare senza litigare come sta avvenendo ora – sottolinea il senatore – Mi appello al Presidente della Repubblica – che personalmente stimo moltissimo – il cui compito è doveroso ma non dovrebbe esagerare nel tentativo dell’impossibile di salvare la legislatura. Dovrebbe esercitare la facoltà affidatagli dalla Costituzione di sciogliere il Parlamento”.

CALENDA-DELLA VEDOVA: “PER AZIONE/+EUROPA AVANTI CON DRAGHI”

La decisione di Conte e del M5S di non votare la fiducia sul decreto aiuti è grave ed irresponsabile, oltre che essere maturata in modo grottesco. Si tratta di una decisione tutta politica, non motivabile con l’attività del governo Draghi e tantomeno con il merito del provvedimento”. È quanto si legge in una nota congiunta dei segretari di Azione e +Europa, Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova.

“Più Europa ed Azione sono stati all’opposizione sia del Conte uno che del Conte bis e hanno sempre messo in guardia sul fatto che il M5S rimanesse la forza populista che è sempre stata e su quanto fosse fuori dalla realtà considerarlo un punto di riferimento dei progressisti. Di fronte al danno che la scelta di Conte già sta provocando all’Italia – prosegue la nota – in un momento cruciale segnato dalla guerra di Putin, dalla crisi energetica, dall’inflazione a dalla necessità di completare l’avvio del Pnrr, vogliamo ribadire la nostra stima e fiducia nel confronti di Mario Draghi. Siamo pronti a sostenerlo con ancor maggiore determinazione nel prosieguo della legislatura, convinti come siamo che la sua leadership sul piano interno ed internazionale possa dare molto all’Italia nei prossimi mesi”.

EUROPA VERDE-SI: “LA MAGGIORANZA NON ESISTE PIÙ”

“È chiaro che la maggioranza di Governo non esiste più. La genesi di questa crisi sta in un Governo di larghe intese che non può dare risposte alla crisi sociale, economica e ambientale, stanti le profonde differenze e incompatibilità dei partiti di centrosinistra con Lega e Forza Italia”. Lo affermano Eleonora Evi e Angelo Bonelli, co-portavoce nazionali di Europa Verde, insieme a Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana.

“L’Italia – proseguono SI ed EV – ha urgente bisogno di risposte concrete sulla enorme crisi sociale che travolgerà il Paese nei prossimi mesi e su quella climatica, i cui effetti stiamo vedendo sotto forma di temperature record, siccità e catastrofi ambientali. Una nuova maggioranza non sarebbe, a nostro avviso, in grado di risolvere questi problemi e i contorcimenti della maggioranza che attualmente sostiene il governo Draghi, anche se salvata in extremis, confermano che questo esecutivo non può rispondere in modo adeguato ai problemi del Paese. Servono scelte chiare e coraggiose, nel segno dell’equità, per contrastare la crisi economica, sociale e ambientale sempre più profonda e per dare risposte a una situazione drammatica dal punto di vista delle politiche sul clima e della transizione ecologica. Un ministro del Governo come Cingolani ha definito la transizione ecologica un bagno di sangue”.

Dare la parola ai cittadini a questo punto è il modo più corretto e giusto di procedere nell’interesse collettivo – insistono Evi, Bonelli e Fratoianni – . Alle forze politiche che sentono la responsabilità di offrire al Paese un’alternativa al governo delle destre, chiediamo chiarezza sul piano programmatico, ovvero sui temi della giustizia sociale e ambientale e quindi sul perimetro di una futura alleanza che non può consentire tentennamenti su questi punti, a partire dalla politica energetica che deve puntare sulle rinnovabili e certamente non sul nucleare”.

“Nel Paese sta crescendo una crisi sociale che rischia di favorire la destra xenofoba e populista. A noi spettano l’onere e l’onore di costruire un’alternativa credibile che recuperi il rapporto con il Paese. Di fronte alla situazione politica venutasi a creare, Europa Verde e Sinistra Italiana, che sono state sempre all’opposizione di questo Governo, – concludono Evi, Bonelli e Fratoianni, – si riuniranno nel pomeriggio congiuntamente insieme ai coordinatori regionali dei due partiti, per una valutazione e per tutte le iniziative necessarie sul territorio”.

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