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Molea (Aics): “Crediamo in Di Rocco, progetto Enti di Promozione sportiva per futuro dello sport”

Pubblicato:14-04-2021 20:13
Ultimo aggiornamento:14-04-2021 20:14

Bruno_Molea
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ROMA – “Uno sport più a portata di tutti e che tenga conto delle esigenze di tutto il mondo sportivo”. La sintesi è questa, l’orizzonte è il futuro dello sport in Italia nei prossimi anni. Si può riassumere così il programma di una componente degli Enti di Promozione sportiva che oggi hanno eletto i loro rappresentanti all’interno del Consiglio nazionale elettivo del Coni, in programma il 13 maggio.

Un programma che converge su Renato Di Rocco: l’ex numero uno della Federciclismo è uno dei due candidati (l’altra è Antonella Bellutti) opposti al presidente uscente, Giovanni Malagò. I ‘portavoce’ di questa componente sono Vittorio Bosio (CSI), Tiziano Pesce (UISP) e Delia Piralli (CSEN), eletti nel Salone d’Onore insieme a Marco Perissa (OPES) e Luca Stevanato (ASC). Si sono invece ritirati dalla corsa Claudio Barbaro, Ciro Bisogno, Antonio Dima, Damiano Lembo, Bruno Molea, Luigi Musacchia, Roberto Pella, Paolo Serapiglia e Antonino Viti.

È proprio Molea, presidente dell’AiCS, a spiegare le motivazioni dietro questa scelta. “Di Rocco è un candidato che si è presentato dicendo che lo sport va riformato, che dobbiamo rimetterlo al centro abbandonando ragionamenti che poco appartengono alla pratica sportiva. Vuole ristabilire equilibrio nel mondo dello sport affinché unito possa progredire e riprendere un cammino degno di questo nome. Ultimamente purtroppo lo sport è stato caratterizzato fortemente da lotte intestine, da lotte con il Governo e con altre strutture nate nel frattempo. Ci sono dati di fatto su cui non si può transigere: la legge di riforma c’è e non si può far finta che non ci sia. Correttezza vuole che ci si metta al lavoro cercando il meglio per tutto il mondo dello sport. E questa posizione mi convince”.


Molea prosegue la sua analisi: “C’è una componente degli Enti di promozione sportiva che crede in questo progetto e che crede sia necessario portarlo avanti per garantire la nostra esistenza e continuare a svolgere il nostro ruolo nel coniugare attraverso lo sport l’integrazione, la socializzazione, l’impegno per i giovani”. Questo progetto “è comunque a disposizione di tutti, non chiudiamo la porta a nessuno, chi lo vuole condividere è il benvenuto”.

Molea si rivolge agli altri rappresentanti eletti in Consiglio: “Se vorranno condividere con noi il progetto, ben venga, indipendentemente da chi sarà il presidente del Coni. Soprattutto dovranno dirci se sono convinti della bontà del nostro progetto oppure ritengono di averne uno migliore in mano”. Per il presidente AiCS si tratta “dell’inizio di un percorso” per cui ringrazia tutti coloro “dietro alla cordata che vede tre nostri rappresentanti eletti. Alla base del progetto c’è una riforma dello sport che tenga conto in futuro del ruolo degli Enti di promozione, non concorrenziale rispetto alle Federazioni, perché per quanto mi riguarda non è mai stato così. Noi vogliamo che venga riconosciuto quello che facciamo in maniera seria. E se ci sono Enti non seri, devono essere messi sotto la lente di ingrandimento per evidenziare le anomalie che li accompagnano”, conclude Molea.

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