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Bibbiano, se l’assoluzione di Foti riabilita la voce dei bambini (al contrario di Rignano)

Bambini da considerare manipolati o da ascoltare in Tribunale? Ecco la lettura che una psicoterapeuta dà della sentenza di secondo grado su Bibbiano

Pubblicato:13-06-2023 15:10
Ultimo aggiornamento:13-06-2023 15:40
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senza madre
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ROMA – Bibbiano e la sentenza che assolve Claudio Foti dai due capi di imputazione (lesioni gravi su una paziente e concorso esterno in abuso d’ufficio) ridà una speranza, aldilà del caso giudiziario in sé, a tutti quei bambini vittime di abusi che quasi mai vengono ascoltati, tantomeno creduti quando raccontano e denunciano gli orchi abusanti che quasi sempre hanno in famiglia. Ad essere riabilitata con l’assoluzione di Foti è quella che gli addetti ai lavori chiamano “la psicologia del trauma“, che con la tesi dei falsi ricordi perchè indotti (e la dottrina dell’alienazione parentale) da tempo è costume nei nostri tribunali screditare. Così non si dà credito ai minori che riferiscono di molestie e abusi e la pedofilia diventa invisibile, con indagini che a volte nemmeno vengono aperte come il caso della pm Alessia Sinatra dimostrerebbe. Il tutto è reso più facile se il giudice si avvale di consulenti affiliati alla dottrina dell’alienazione parentale che bolla le vittime come ‘testimoni manipolati’. È accaduto e questo la legge ha stabilito nel caso della scuola di Rignano Flaminio: tutti assolti perché il fatto non sussiste. Ha vinto la verità o ha vinto la dottrina dell’alienazione parentale che non crede mai ai bambini? Ecco perché si può forse pensare che con la sentenza di secondo grado arrivata per Bibbiano abbiano vinto una speranza per il futuro i bambini vittime degli orchi: quella di poter essere creduti.

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LA PSICOLOGIA DEL TRAUMA CONTRO LA SCUOLA DELL’ALIENAZIONE PARENTALE

“Con l’assoluzione di Foti abbiamo assolto la psicologia che si occupa del trauma e le vittime, che ha basi scientifiche e cliniche ed è l’unica voce che può accogliere creature vittimizzate. Il rischio della campagna mediatica e distorta su Bibbiano era soprattutto l’annichilimento delle vittime, dei bambini e di chi li difende. E di far rientrare dalla finestra quell’alienazione parentale che ora chiamano in modo diverso, che stavamo buttando dalla porta. Da troppi anni c’è un disegno di coprire pedofilia, abusi incestuosi e abusi familiari”. Alla Dire la psicoterapeuta Bruna Rucci, da anni impegnata contro la violenza istituzionale su madri e bambini, fondatrice del punto di ascolto per donne vittime di violenza ‘Progetto Medusa’, commenta così l’assoluzione in secondo grado dello psicoterapeuta Claudio Foti, coinvolto nell’inchiesta ‘Angeli e Demoni’ sui presunti affidi illeciti nella Val d’Enza Reggiana. In primo grado, il fondatore della onlus Hansel & Gretel, era stato condannato a quattro anni.


“Tutta la teoria dell’alienazione parentale- spiega la specialista- ha colonizzato servizi sociali e tribunali negando la voce dei minori e lasciando passare come verità che il figlio che non vuole vedere il genitore è sempre condizionato. Il loro intento era chiudere definitivamente la bocca ai bambini che subiscono violenza e alle donne utilizzando i grandi corollari dei falsi ricordi e delle false denunce”.

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Che Bibbiano servisse ad arte a una certa strategia difensiva di violenti e abusanti, Rucci spiega di averlo capito subito quando in un Tribunale del Nord, dove è consulente su un caso di una mamma, “il consulente del padre fautore agguerrito dell’alienazione parentale e dei falsi ricordi- racconta- entrò in ctu provocariamente citando quello che da lì a qualche ora sarebbe diventato il caso mediatico Bibbiano, dicendo ‘finalmente la smetterete con queste false accuse'”.

COME LAVORA LA PSICOLOGIA DEL TRAUMA

La psicoterapeuta insiste: “La psicologia del trauma è basata sulle neuroscienze e sulle evidenze cliniche e psicologiche, ci sono dei parametri per valutare il racconto del bambino, se riesce a tirarlo fuori: uno è la componente emozionale (non racconta di aver subito trauma in modo asettico), i sintomi fisiologici come enuresi, attacchi di panico. Dunque, il bambino somatizza ed esprime il proprio malessere. Bisogna approfondire l’ambiente di vita del piccolo, i genitori, confrontarsi tra colleghi, il lavoro della consulente è questo”. Aggiunge Rucci: “I bambini abusati raccontano sensazioni fisiche di atti che non rientrano nel loro pattern evolutivo cognitivo, quindi non raccontano l’atto cosi come è, lo inseriscono- precisa- cercando di dare collocazione allo schema sessuale con il lessico che conoscono. Danno interpretazioni che sono addirittura bizzarre poiché non comprendono a pieno quello che hanno subito: raccontato ad esempio l’odore sessuale assimilandolo ad odori conosciuti”.

IL CASO RIGNANO E I BAMBINI GIUDICATI ‘CONDIZIONATI’

Una sentenza che è andata in direzione opposta a quella tracciata dalla sentenza di secondo grado su Bibbiano, è stata quella della scuola di Rignano Flaminio dove gli imputati dei riti pedofilo-satanici sono stati tutti assolti. I bambini e i loro racconti, le loro sintomatologie e il rifiuto di andare a scuola, tutto venne bollato come condizionamento subito dai genitori e l’assoluzione, tra le urla e le grida delle famiglie in aula, fu data perché il fatto non sussisteva. Un noto psichiatra forense italiano, capostipite della psicologia giuridica che continua a sostenere la teoria dell’alienazione parentale anche nelle sue attuali declinazioni, plause alla sentenza di assoluzione di Rignano Flaminio, “logica e attesa” come la definì in un’intervista sostenendo che “i genitori avessero enfatizzato comportamenti normali (come un comportamento sessualizzato) ed è sempre lui che oggi su facebook per l’assoluzione di Foti scrive: “L’assoluzione non modifica la mia opinione sui suoi metodi e l’approccio all’abuso sui minori che la sua scuola propone. Promossi una consensus su delle linee guida… i cui sostenitori sono stati definiti apologeti della pedofilia”.

LA PSICOTERAPEUTA RUCCI: “BEN VENGA NUIA SENTENZA CHE AIUTI I BAMBINI A ESSERE ASCOLTATI”

Non un caso visto che all’origine della teoria dell’alienazione parentale c’è proprio Richard Gardner, uno che la pedofilia la “normalizzava” come i suoi scritti documentano. L’atmosfera che tende sempre nelle aule di giustizia, soprattutto prima di quest’ultima sentenza Bibbiano, a screditare i racconti delle vittime la descrive bene l’avvocata Simona D’Aquilio che in tribunale ha difeso mamme e bambini dalla violenza. “Prima dell’assoluzione di Foti la gogna da lui subita c’era anche per noi che andavamo in tribunale a difendere queste vittime. I giudici lo dicevano in faccia sulle denunce di violenza o abusi: ‘guardate Bibbiano, guardate le false accuse’ e da avvocata dicevo: ‘è tutto da vedere’ poiché il procedimento penale era in corso. Lo scrivevano persino nelle memorie gli avvocati dei violenti. Nei tribunali si respirava un attacco alle piccole vittime e ai professionisti che li difendevano, quindi ben venga una sentenza illuminata che aiuti i bambini ad essere ascoltati“. “Per questo grazie all’avvocato Andrea Girolamo Coffari- concludono le due professioniste del progetto Medusa- che ha dato la vita per la causa dei bambini abusati e che ha seguito sin dagli esordi il caso Bibbiano”, dando valore e credibilità alla parola dei bambini.

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