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Bibbiano, Maison Antigone: “Assoluzione Foti riabilita la credibilità in Tribunale dei minori che raccontano abusi”

L'avvocata ricorda che questa sentenza riabilita in sostanza la credibilità della parole dei bambini nelle aule di giustizia

Pubblicato:07-06-2023 14:52
Ultimo aggiornamento:07-06-2023 15:15
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ROMA – In gioco nel caso Bibbiano c’era qualcosa di più della metodologia d’indagine sui casi riferiti di abuso e le divisioni di colore politico. Se non lo ricorda la politica, lo sa la magistratura e una certa scuola di pensiero di psicologia. In gioco c’era e c’è la credibilità della parola dei minori nelle aule di giustizia. Lo sanno bene tutti coloro, avvocati e psicoterapeuti che, nel corso degli anni a difesa di tanti casi, combattono per garantire l’ascolto dei minori, spesso disatteso, nei casi di violenza e abuso per dare credibilità a mamme e bambini che denunciano e in nome dell’alienazione parentale vengono spesso messi a tacere, divisi, ‘archiviati’.

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Oggi la psicoterapia del trauma, quella che non prescinde dalla verità, ossia dalla violenza, è salva!“. Lo scrive su Fb in un post l’associazione Maison Antigone dopo la notizia dell’assoluzione in secondo grado dello psicoterapeuta Claudio Foti, coinvolto nell’inchiesta ‘Angeli e Demoni’ sui presunti affidi illeciti nella Val d’Enza Reggiana. In primo grado, il fondatore della onlus Hansel & Gretel, era stato condannato a quattro anni.


La presidente di Maison, l’avvocata Michela Nacca, qualche giorno fa aveva anticipato cosa fosse in gioco nelle pieghe della vicenda legale su Bibbiano. “Ci sono due scuole di psicologia giuridica che si vanno scontrando da anni nei tribunali di tutto il mondo e che trovano in Bibbiano e nell’Italia il loro acme. Quella che non fa parlare i minori, specie se raccontano abusi incestuosi, ché li vorrebbe mantenere nelle loro famiglie abusanti e con i loro padri incestuosi (statisticamente prevalenti), non certo tutelando e rispettando le madri protettive, sia chiaro: ossia parliamo- scrive la presidente Nacca- della scuola della Pas (alienazione parentale), dei suoi costrutti derivati e collegati, compreso quello della bigenitorialita’ violenta e a tutti i costi per intenderci. La psicologia giuridica che è stata pluricondannata, con il suo reset e i suoi cd esperti, anche nell’ultimo Report della Relatrice Speciale ONU Reem Alsalem”.

L’avvocata ricorda che questa sentenza riabilita in sostanza la credibilità della parole dei bambini nelle aule di giustizia. “E poi- conclude- c’è quella psicologia che invece ritiene i bambini credibili e vuole proteggerli. Avallata dalle Convenzioni Internazionali di NY, Istanbul e Lanzarote, dalla Costituzione e dai Diritti Umani. Dalla Comunità scientifica internazionale, dal DSM 5 e dall’OMS, dall’APA e dalle più importanti associazioni di Psichiatri, Psicologi e Pediatri di tutti i Paesi”.

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