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La deputata Pd si fa cartoonist: “Umanizzo il dramma di Gaza”

Rachele Scarpa all'agenzia Dire spiega le ragioni di un libro a fumetti disegnato durante gli spostamenti in pullman dal Cairo al valico di Rafah

Pubblicato:13-03-2024 14:25
Ultimo aggiornamento:19-03-2024 08:56

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ROMA – “Disegnare è il mio passatempo, faccio la parlamentare ma disegno nel tempo libero, di sera. È stato un modo per me molto spontaneo e forse più umano per raccontare questo viaggio rispetto ai numeri, che risultano un po’ freddi”. Rachele Scarpa all’agenzia Dire spiega le ragioni di un libro a fumetti disegnato durante gli spostamenti in pullman dal Cairo al valico di Rafah, e ritorno, di circa otto ore ciascuno. La deputata trevigiana, classe 1997, eletta nel Partito democratico a soli 25 anni (e insignita da Elly Schlein a fine novembre delle deleghe del settore Giovani e salute), è stata tra i 14 parlamentari italiani d’opposizione che la settimana scorsa si sono recati al valico di Rafah, al confine tra l’Egitto e la Striscia di Gaza. Un modo per richiamare l’attenzione del governo e dei media sulla crisi umanitaria in corso e invocare il cessate il fuoco.

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A proposito del viaggio, Scarpa commenta: “Mi aspettavo già di vedere le file di camion di aiuti umanitari fermi, in attesa di entrare a Gaza, perché già li avevo visti sui social insieme alle denunce che arrivano da diversi mesi; vederli dal vivo però è un’altra cosa, è una botta di realtà“.

La delegazione ha raggiunto i cancelli di Gaza ma non è potuta entrare. Cosa si prova? “Grande senso di impotenza” risponde Scarpa. “Mi ha poi colpito sentire cantare tantissimi uccelli. È il periodo delle migrazioni. Andavano e venivano mentre noi restavamo fermi. L’ho trovato emozionante e straziante. Nel mio fumetto racconto questo. Disegnare il viaggio e le mie sensazioni è anche un modo interiore di prepararmi a questa esperienza ed elaborarla“.
La deputata sfoglia il blocco e mostra tavole realizzate a pennino nero e china, che mostrano appunto uccelli migratori, lunghi camion in fila o i volti dei palestinesi di Gaza che soffrono le conseguenze di cinque mesi di conflitto. Il blocco si apre con due pagine ricoperte di pallini neri. “Sono 500. Se avessi voluto rappresentare i morti di oggi a Gaza, che ammontano ad oltre 30mila, avrei dovuto utilizzare tutte queste pagine” dice Scarpa, iniziando a sfogliare il blocco per gli schizzi fino a fermarsi quasi alla fine. “Fa impressione”, conclude.
La delegazione di parlamentari giunta al valico di Rafah è stata la più numerosa dall’inizio della guerra, lo scorso 7 ottobre. Ad organizzare la missione, l’Associazione delle organizzazioni di solidarietà e cooperazione internazionale (Aoi), Arci e AssopacePalestina.

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