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Ex Ilva, per il Consiglio di Stato produzione può proseguire”

Giorgetti: "Questa pronuncia dà comunque la possibilità e il tempo alla politica e al Mise in particolare di cercare la soluzione per gli operai, l'azienda e la produzione siderurgica italiana"

Pubblicato:12-03-2021 13:10
Ultimo aggiornamento:12-03-2021 13:10
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BARI – Il Consiglio di Stato, all’esito della camera di consiglio, ha disposto la sospensione della sentenza del Tar di Lecce “con la conseguenza che ArcelorMittal Italia non ha l’obbligo di avviare la fermata dell’area a caldo dello stabilimento di Taranto e degli impianti connessi”. Lo rende noto la multinazionale evidenziando, in una nota, che “l’attività produttiva dello stabilimento può dunque proseguire regolarmente”.

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SINDACO TARANTO: “DA CONSIGLIO DI STATO NESSUNA SORPRESA

“Nessuna sorpresa, nessuna variazione sul percorso che abbiamo impostato con l’intera comunità. E quand’anche gli esiti dell’udienza di maggio del Consiglio di Stato dovessero prevaricare l’aspirazione di mezzo milione di cittadini e i diritti fondamentali sanciti dal Tar di Lecce, noi andremo avanti in ogni grado di giudizio, anche in sede europea“. Lo dichiara il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci commentando la decisione del Consiglio di Stato.


“Ringraziamo la Regione Puglia per la vicinanza, lascia esterrefatti Invitalia, un pezzo di Stato, con tanti interessi a Taranto, che opera in maniera non trasparente e si associa ad ArcelorMittal – aggiunge – È un grave danno di credibilità al governo della transizione ecologica del presidente Mario Draghi”. “Ora verifichiamo cosa c’è nel Recovery Plan per l’ex Ilva, di lì capiremo davvero tante cose – conclude – L’unica certezza è che noi fermeremo l’area a caldo dello stabilimento siderurgico, con ogni mezzo possibile, ogni giorno sarà una pena per loro e per chi intenderà danneggiare ancora la vita dei tarantini e interferire con la svolta della città”.

GIORGETTI: “SOSPENSIVA DARÀ TEMPO PER TROVARE SOLUZIONE

Accogliamo con rispetto la decisione sull’ex Ilva anche se non crediamo che la soluzione della crisi possa passare dalle Aule di tribunale. Questa pronuncia dà comunque la possibilità e il tempo alla politica e al Mise in particolare di cercare la soluzione per gli operai, l’azienda e la produzione siderurgica italiana che rappresenta un asset strategico oltre che un’eccellenza e va tutelata”. Così il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti sull’accoglimento del Consiglio di Stato della richiesta sospensiva di ArcelorMittal. 

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