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Tg Politico Parlamentare, edizione dell’11 dicembre 2023

Si parla di centrali nucleari, Mes, sanzioni ad Hamas e ex Ilva

Pubblicato:11-12-2023 17:25
Ultimo aggiornamento:11-12-2023 17:25
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PICHETTO: SÌ AL NUCLEARE, NO ALLE CENTRALI

Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin garantisce che il governo non ha intenzione di costruire centrali nucleari in Italia. La via maestra è quella dei piccoli reattori modulari a fissione di cui si potrebbero far carico le industrie energetiche per favorire la transizione ecologica. Critiche arrivano sia dai contrari al nucleare come i Verdi, con Angelo Bonelli che definisce il ministro “imbarazzante”, sia da Carlo Calenda di Azione che invece lo accusa di essere favorevole “solo sentimentalmente”, chiedendo una politica più decisa su questo fronte.

MES, MAGGIORANZA DIVISA SU RATIFICA

In Europa va avanti sotto traccia la trattativa sulla riforma del patto di stabilità, ma a Roma la maggioranza litiga ancora sul Mes. Secondo il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani, il fondo Salva Stati si può ratificare anche prima delle elezioni europee, però “a Bruxelles si deve aprire un dibattito per completare l’Unione bancaria”. Possibilista anche la ministra Daniela Santanchè di Fratelli d’Italia: “La presidente Meloni troverà la sintesi, ora la priorità è arrivare a un’intesa sul nuovo patto di stabilità”. La Lega resta contraria alla ratifica del Mes, ma il partito di Matteo Salvini assicura che l’esecutivo non userà il fondo Salva Stati come merce di scambio sul tavolo della governance economica. “Deciderà il Parlamento”, taglia corto la deputata leghista Laura Ravetto.

MINISTRI ESTERI UE: SANZIONI AD HAMAS

Il governo italiano è tra i firmatari insieme a Francia e Germania di una lettera che esprime sostegno all’iniziativa europea per “l’istituzione di un regime sanzionatorio indirizzato ad Hamas e ai gruppi affiliati e ai suoi sostenitori”. L’iniziativa punta a “stigmatizzare politicamente gli attacchi del 7 ottobre scorso”, che hanno provocato circa 1.200 morti nel sud di Israele al confine con la Striscia di Gaza. Le sanzioni, si legge in un comunicato, priverebbero l’organizzazione militare riconosciuta come gruppo terroristico, “del sostegno finanziario e logistico da parte di terzi”. Intanto, a Gaza, l’esercito israeliano stringe la morsa attorno a Khan Younis, la città dove ha trovato rifugio Yahya Sinwar, il leader di Hamas. “Arrendetevi, non morite per lui”, è l’appello lanciato dal gabinetto di guerra di Israele ai miliziani palestinesi asserragliati nei tunnel. L’Onu torna a chiedere un cessate il fuoco, domani è prevista l’assemblea generale.


EX ILVA, SINDACATI: GOVERNO INTERVENGA

Il governo trovi una soluzione per il futuro della ex Ilva. E’ l’appello lanciato dai segretari dei sindacati Roberto Benaglia della Fim, Michele De Palma della Fiom e Rocco Palombella della Uilm, in vista dell’incontro in programma a Palazzo Chigi con l’esecutivo il 20 dicembre. I segretari chiedono che mercoledì prossimo arrivi “una risposta che dia garanzie”. Secondo De Palma della Fiom, il socio pubblico deve prendere la gestione di Acciaierie d’Italia a salvaguardia dei lavoratori e delle produzioni. In caso contrario, avverte, “noi non andremo via”. La Fim chiede un “piano di salvataggio”, la Uilm sottolinea che “chi fa politica deve fare proposte per risolvere una crisi gestita con i piedi”.

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