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Di Maio: “Le proposte della destra sfasciano i conti. E Conte pensa a eleggere se stesso”

Il leader di Impegno civico definisce Calenda "bullo inaffidabile e contraddittorio"

Pubblicato:11-08-2022 21:07
Ultimo aggiornamento:11-08-2022 21:07

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ROMA – “Non ho capito cosa vuole fare la destra con la flat tax: hanno tre idee diverse e sono proposte che sfasciano i conti“. Lo dice Luigi Di Maio nel corso di una conferenza stampa di Impegno civico alla Camera. “Siamo arrivati a 100 miliardi di spesa per le proposte della destra, o sanno che sono irrealizzabili, ed è quello che penso io, o non gliele faranno realizzare perché sfasciano i conti”, sottolinea il ministro degli Esteri.

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DI MAIO: “CONTE HA DIVERSE FACCE E PENSA SOLO A SE STESSO”

Il leader di Impegno civico torna anche a parlare dei suoi rapporti con il Movimento 5 Stelle: “Ci sono diversi Conte che ruotano sempre intorno a Conte, questa è l’unica certezza che abbiamo visto in questi anni. Noi non vogliamo essere autoreferenziali, mentre tutta la strategia di Conte sarà quella di eleggere Conte”, rimarca Di Maio.


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DI MAIO: “CALENDA È UN BULLO E CONTRADDITTORIO”

“In questi giorni Calenda ha passato il tempo a fare il bullo invece di fare proposte serie”. Questo il commento di Di Maio sul leader di Azione. “Non ho mai risposto agli attacchi di Calenda che lui ha fatto in nome del draghismo contro il ministro degli Esteri del governo Draghi. Questo fa emergere tutta la contraddittorietà di Calenda”.

“Mi hanno insegnato che ai bulli bisogna porgere l’altra guancia”, aggiunge il capo politico di Impegno civico, secondo cui Calenda è “inaffidabile, ha stretto la mano a Letta il martedì per poi andarsene la domenica, non è in grado di mantenere i patti e questo fa la differenza in politica. È inaffidabile come chi ha fatto cadere il governo Draghi per un calcolo elettorale, e questo dobbiamo ricordarlo agli italiani”.

TABACCI: “PROGRAMMA PROSSIMA LEGISLATURA È PNRR, VA ATTUATO”

Alla conferenza alla Camera interviene anche Bruno Tabacci, che lancia l’allarme sul Piano nazionale di ripresa e resilienza: “Se l’Italia salta qualche milestone e qualche target deve restituire i soldi che ha ricevuto, la legislatura si apre adesso e il programma è il Pnrr che deve essere attuato da qui al 2026, mentre adesso si parla di cose che non c’entrano nulla”.

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