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Tg Politico Parlamentare, edizione dell’11 giugno 2020

I titoli e il tg politico parlamentare della Dire

Pubblicato:11-06-2020 15:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:28

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IL GOVERNO CONTE A UN BIVIO DECISIVO

Ore decisive per il governo di Giuseppe Conte alle prese con il doppio passaggio dell’inchiesta di Bergamo sulla mancata zona rossa ad Alzano e Nembro, e con l’avvio degli Stati generali. Domani il premier riferira’ come persona informata dei fatti nell’ambito del procedimento avviato dal procuratore aggiunto di Bergamo Maria Cristina Rota. Sabato si aprono invece gli stati generali dell’economia, con una sessione economica dove avra’ la parte principale la presidente della commissione europea Ursula Von Der Leyen. La conferma dei fondi del recovery fund e le riforme che l’Italia dovra’ realizzare i temi sul tavolo.


CROLLA LA PRODUZIONE INDUSTRIALE, PER LE AUTO -100%

Un crollo drammatico della produzione industriale italiana ad aprile. A rivelarlo i dati Istat. Le industrie tessili, dell’abbigliamento, delle pelli e quelle della fabbricazione di mezzi di trasporto sono le più colpite, con riduzioni della produzione senza precedenti, rispettivamente pari all’80% e al 74%. Per il settore auto è crisi record: -100%. Reggono la farmaceutica e l’alimentare. In calo anche l’export. Le piu’ colpite sono le Regioni del Nord-est.

GUALTIERI APRE ALLO SCOSTAMENTO DI BILANCIO

Dieci miliardi di extra deficit da chiedere al Parlamento entro la fine del mese per finanziare la scuola, i sindaci e i settori più colpiti dall’emergenza Covid che fanno fatica a ripartire. Il Movimento 5 stelle torna alla carica e con la vice ministra Laura Castelli, rilancia l’ipotesi di un nuovo scostamento di bilancio. Il ministro Roberto Gualtieri resta prudente, ma apre a questa possibilità. Per coprire il calo delle entrate dei comuni e la cassa integrazione “faremo tutto quello che c’è da fare”, assicura.

FINE LOCKDOWN, MA NON PER L’INQUINAMENTO

Una buona notizia c’e’: le attività economiche ripartono ma non risale l’inquinamento, almeno per il momento. A segnalarlo Copernicus, il servizio di rilevazione europea da satelliti, che non sta ancora rilevando un chiaro segnale di aumento nei livelli di inquinanti e di ritorno a condizioni pre-pandemia. Una differenza rilevante rispetto alla Cina dove sia le attività che le emissioni sono già ampiamente tornate ai livelli pre-COVID. Gli aumenti delle polveri sottili a maggio, invece, sono stati causati in Italia e nel sudest dell’Europa dalle nuvole di polvere giunte del Sahara.

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