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VIDEO | Pugliese (Regione Lazio): “Contro la violenza sulle donne un nuovo contributo di libertà”

Il contributo con l'emergenza coronavirus è stato "ampliato per tutte quelle donne, segnalate da cav e case rifugio, anche quelli fuori mappatura, che hanno difficolta'"

Pubblicato:11-04-2020 15:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:07
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ROMA – In questa emergenza Covid19 “dal 7 marzo, quando la Regione e’ rimasta chiusa, anche per la positivita’ del nostro presidente, la prima preoccupazione e’ stata quella di capire cosa sarebbe successo alle donne nei centri antiviolenza e nelle case rifugio. Il pensiero e’ andato a quante sarebbero rimaste chiuse in casa con i maltrattanti”. A spiegare l’urgenza di mettersi al lavoro sul tema della violenza domestica, soprattutto “in questo momento difficile”, e’ l’assessora alle Pari Opportunita’ della Regione Lazio, Giovanna Pugliese, che intervistata dalla Dire ha spiegato lo stanziamento del ‘nuovo’ contributo di liberta’, “ridisegnato con la cabina di regia della Regione, presieduta da Cecilia d’Elia, con le associazioni e in rete con parlamentari, senatrici, con la ministra Elena Bonetti alla quale abbiamo subito scritto per chiedere una voce forte nel governo”. 

“Di solito viene assegnato a donne che sono pronte per il percorso di semi autonomia ed e’ vincolato a spese come puo’ essere la caparra di un appartamento”. E’ stato di fatto “ampliato per tutte quelle donne, segnalate da cav e case rifugio, anche quelli fuori mappatura, che hanno difficolta’ a fare la spesa, a comprare dispositivi per la teledidattica dei figli, ad acquistare medicinali perche’ in questa crisi hanno perduto il lavoro. Un contributo di 5mila euro disponibile fino a dicembre 2020 per un totale di 750mila euro stanziati e una procedura veloce di assegnazione in 15 giorni”. Pensare alle donne nei centri antiviolenza in questa pandemia ha significato anche pensare alle misure di sicurezza per il rischio sanitario: “La prima emergenza erano le mascherine, e li abbiamo avuto qualche ritardo, e le abbiamo date quando sono arrivate, e sempre grazie alla forza straordinaria e al know how delle associazioni che lavorano nei centri e’ stata avviata la sanificazione adeguata per queste strutture. E’ stata quindi disegnata una procedura di accoglienza nelle case rifugio, insieme alla Protezione civile, e un altro percorso per i positivi insieme alle associazioni degli albergatori e a Federalberghi”. 


L’attenzione sulla violenza domestica e’ rimasta sempre alta in emergenza coronavirus, per questo: “Grazie alla ministra Bonetti, alla senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio, grazie alle donne delle associazioni”, ha sottolineato Pugliese, un lavoro congiunto che ha portato “all’emendamento previsto nel decreto Conte per il sostegno contro la violenza domestica e lo stanziamento di 3 milioni di euro per queste misure che rafforzino, in questa emergenza, le case rifugio e i centri antiviolenza”. 

L’assessora Pugliese ha avuto parole di ammirazione per le associazioni, “quelle- come ha detto- che non amano le carezze ipocrite delle Istituzioni”. E ha lanciato un accorato appello alle donne: “Chiamate il 1522 e il 112, scaricate le app. Non siete sole”.

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