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L’Unione universitari: “per gli studenti extra-Ue aumenta l’iscrizione al Servizio Sanitario, è discriminatorio”

La denuncia dell'Udu: "Gli studenti devono pagare 700 euro. Alla faccia del diritto allo studio e dell'attrattività internazionale".

Pubblicato:11-01-2024 13:28
Ultimo aggiornamento:11-01-2024 13:28

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ROMA – La legge di bilancio ha aumentato il costo di iscrizione al Sistema sanitario nazionale per chi proviene da Paesi non appartenenti all’Unione europea. Una misura che, come denuncia l’Unione degli Universitari, coinvolgerà anche gli studenti e le studenti internazionali iscritti a un corso di laurea in Italia. Per questo, l’Udu ha presentato una mozione in Cnsu (Consiglio nazionale degli studenti universitari) e all’interno dell’Esu (European Students’ Union).

700 EURO PER ISCRIVERSI AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

“Le cittadine e i cittadini extra-Ue che non hanno diritto all’iscrizione obbligatoria hanno la facoltà di iscriversi al Ssn. Ma per farlo devono versare un contribuito forfettario annuale: dopo i rincari, gli studenti devono pagare addirittura 700 euro. Questa decisione– denuncia l’Udu in un post pubblicato sui loro canali social- è discriminatoria e ingiusta verso le persone straniere. Rischia di compromettere l’accesso a un diritto fondamentale come quello alla salute, che dovrebbe essere garantito a prescindere dalla nazionalità o dal reddito”.



UDU: PROVVEDIMENTO VESSATORIO VERSO GLI STUDENTI INTERNAZIONALI

Secondo il sindacato studentesco, “il provvedimento è vessatorio verso le e gli studenti internazionali, ossia coloro in possesso di permesso di soggiorno per studio: invece di essere trattati alla pari dei fuorisede, è richiesto loro un contributo annuale di 700 euro (ben 500 in più di prima). Alla faccia del diritto allo studio e dell’attrattività internazionale!”.

“APPROCCIO CHE MINA I PRINCIPI DI UGUAGLIANZA E GIUSTIZIA SOCIALE”

Per l’Udu, “La giustificazione resta oscura. Si tratta di un approccio che non solo mina i principi di uguaglianza e giustizia sociale, ma compromette anche la reputazione di un Paese che dovrebbe essere un luogo accogliente per student3 provenienti da tutto il mondo. Ciò comporta ulteriori difficoltà nel proseguire gli studi. Si attacca non solo il diritto alla salute, ma anche il diritto allo studio: l’assistenza sanitaria dovrebbe essere gratuita per tutt3 13 fuorisede, e invece si chiede un contributo spropositato e spesso insostenibile. Ci opponiamo a questa politica ingiusta e chiediamo trasparenza sulle ragioni di questo aumento: per questo abbiamo presentato una mozione in Cnsu e all’interno dell’Esu– conclude il sindacato universitario- Chiediamo di cancellare gli aumenti e prevedere delle misure volte alla gratuità dell’accesso al sistema sanitario per 13 student3 internazionali”.

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