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Genova, Tar annulla appalto nuova diga ma grazie al Pnrr i lavori vanno avanti

Accolto il ricorso del consorzio Eteria contro l'assegnazione dei lavori al gruppo guidato da Webuild, ma i cantieri possono proseguire

Pubblicato:10-05-2023 11:58
Ultimo aggiornamento:10-05-2023 15:29

nuova diga genova
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GENOVA – Il Tar della Liguria dichiara illegittima l’assegnazione dell’appalto integrato per i lavori di realizzazione della nuova diga foranea di Genova al consorzio PerGenova Breakwater, guidato dal gruppo Webuild. Il tribunale amministrativo del capoluogo ligure ha accolto il ricorso presentato dal consorzio Eteria per l’annullamento del decreto di assegnazione lavori firmato dal commissario e presidente dell’Autorità portuale, Paolo Emilio Signorini. Eteria aveva presentato un’offerta che era stata scartata nel corso del dialogo competitivo.

Secondo le norme previste dal Pnrr, in ogni caso, il contratto tra l’Autorità portuale e il consorzio non decade e i lavori possono proseguire. Il Tar, inoltre, condanna in solido il consorzio e il presidente dell’Autorità portuale al pagamento di 10.000 euro a Eteria. In passato, il Tar aveva respinto la richiesta di sospensiva che, se accolta, avrebbe ostacolato l’avvio dei lavori, celebrato il 4 maggio con il vicepremier Matteo Salvini.

I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso del consorzio Eteria sulla dichiarazione da parte di Webuild del portfolio lavori richiesto dall’appalto. In particolare, viene contestata al gruppo l’intestazione dei lavori del Tuas Terminal nel porto di Singapore, attraverso la consorziata Sidra. In realtà, si legge nella sentenza che conferma la tesi dei ricorrenti, le opere sono state svolte dalla società Dredging International (DEME Group), estranea al consorzio Webuild che si è aggiudicato la realizzazione della diga di Genova. I lavori del porto di Singapore, dunque, concludono i giudici, non possono essere ritenuti significativi della capacità del consorzio Webuild di realizzare le opere della nuova diga.


via lavori diga genova_autorità

TOTI-BUCCI: LAVORI AVANTI ALLA FACCIA DEI SIGNORNÒ

Nessun indugio da parte del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e del sindaco di Genova, Marco Bucci, che in una congiunta sottolineano: “Ai troppi signori del no che ancora popolano il nostro Paese, per interesse o per mediocrità, stavolta possiamo dire: riponete pure festoni, trombette e palloncini colorati. La festa dell’immobilità non verrà celebrata. Grazie alle nuove norme finalmente decise dal Parlamento della Repubblica, il cantiere della diga di Genova andrà avanti esattamente come previsto“.

Toti e Bucci, rimarcano che “nel pieno rispetto della sentenza, il pronunciamento del Tar non ferma i lavori e non sposta nulla nelle decisioni prese coraggiosamente da istituzioni che vogliono far crescere il Paese“, non mancano di puntare il dito contro “i tanti comitati dediti all’immobilismo e le troppe imprese che, ancora oggi, ritengono che i ricorsi siano il metodo per far correre la nostra economia, arrecando danno anche a loro stesse”.

L’AUTHORITY: FAREMO APPELLO

Anche l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale ribadisce che “i lavori proseguiranno secondo cronoprogramma, non avendo la sentenza effetti sul contratto”. L’authority, inoltre, sottolineando come “tra le varie contestazioni sollevate dal ricorrente Consorzio Eteria, i giudici abbiano accolto un solo motivo di ricorso“, annuncia che fa ricorso in appello al Consiglio di Stato. E precisa che “la posizione del consorzio è anche oggetto di verifiche da parte dell’amministrazione, come dà atto nella sentenza lo stesso Tribunale amministrativo regionale”.

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