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Genova, denuncia infermieri: “Mancano mascherine in rianimazione”. Replica: “Non è vero”

Al policlinico San Martino di Genova spunta un cartello appeso che avverte che le mascherine sono finite. Il direttore del reparto Malattie infettive smentisce

Pubblicato:10-03-2020 10:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:07
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GENOVA – Infermieri e sanitari che lottano in prima linea contro il Coronavirus sguarniti degli strumenti di protezione idonei a prevenire il contagio. Succede all’ospedale San Martino di Genova e la denuncia arriva da Nursing Up, il sindacato degli infermieri, che diffonde l’immagine di un cartello appeso nel corridoio del San Martino di Genova, all’attenzione degli infermieri e dei medici in forze al reparto dove sono ricoverati pazienti Covid. Si tratta di una mail, che porta la firma del direttore U.O.C. Servizio Prevenzione e protezione Ospedale del Policlinico San Martino, Dimitri Sossai, che comunica ai dipendenti la mancanza di mascherine della tipologia Ffp3, suggerendo eventualmente di combinare quella di tipologia Ffp2 con una mascherina chirurgica, per ottenere una protezione paragonabile a quella della mascherina che sarebbe indicato usare. Per quanto riguarda le mascherine Ffp3, “di fatto siamo a zero” e “non sappiamo quando” si potranno avere, dice il direttore.

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“Gentilissimi- si legge nella mail- come sapete siamo al momento senza Ffp3 e non sappiamo quando le stesse potranno essere recuperate. Immagino sappiate che la ricerca viene fatta attraverso diversi canali: altre aziende sanitarie, Alisa, ditte Prociv, da parte sia del Provveditorato che della Direzione sanitaria (aperta parentesi, le P3 recuperate per il fine settimana sono state trovate dalla dottoressa Martelli al Gaslini). Comunque di fatto siamo a zero“.


Come rimediare? “Soluzione possibile condivisa anche con i colleghi della Clinica Malattie infettive con il professor Icardi: unire le proprietà della mascherina chirurgica con le proprietà delle mascherine Ffp2. Si tratta quindi di indossare le FFP2 e sopra indossare la mascherina chirurgica. Di fatto questo sistema ci permette di raggiungere una capacità filtrante comparabile con le Ffp3 e nel contempo da una protezione alla Ffp2 che, se trattata con adeguata cura, può essere riciclata fino ad un massimo di 8 ore”.

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Poi Sossai prosegue: “Abbiamo inoltre fatto una riunione congiunta su sistemi per pressione negativa e purificazione dell’aria che permetterebbe di abbattere notevolmente la contaminazione aerea ambientale, oltre i benefici di avere all’occorrenza stanze in pressione negativa. Ad oggi non ho ricevuto alcun riscontro scritto sull’interesse o meno di tale soluzione e se quindi procede o meno ad una possibile acquisizione. Cordiali saluti”. 

Alla luce di questo grave messaggio, il sindacato degli infermieri afferma: “Noi come Nursing Up abbiamo chiesto rassicurazioni più di una volta in Regione e ad Alisa riguardo ai dispositivi di protezione individuale per gli infermieri e ci hanno detto che sarebbero arrivati e di stare tranquilli. Invece nel giro di una settimana si sono smentiti completamente e la cosa gravissima è che i nostri professionisti sanitari in prima linea contro il Coronavirus ora sono sguarniti e non resta loro altro da fare che fotografare una scarna comunicazione appesa ad un muro. E da domani rischiare la pelle” dice Enrico Boccone, segretario regionale del sindacato Nursing Up Liguria.

DIRETTORE INFETTIVE SAN MARTINO: MASCHERINE CI SONO

“A me non risulta che al San Martino manchino le mascherine. Le mascherine ci sono eccome. Io lavoro nel reparto di Malattie Infettive e la clinica ha sempre provveduto a fornirle a noi medici. Ad oggi non abbiamo mai avuto problemi, abbiamo sempre lavorato con le mascherine”. Risponde così Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova e presidente della Sita (Società italiana terapia anti-infettiva), interpellato dall’agenzia Dire in merito alla nota diffusa oggi dal sindacato degli infermieri Nursing Up, per voce del segretario regionale ligure Enrico Boccone, secondo cui al San Martino mancherebbero le mascherine protettive con filtro.

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