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Il racconto dell’amico di Willy: “In quattro contro di lui, saltavano sul suo corpo inerme”

Il gip ha convalidato i quattro arresti: tre restano in carcere, Belleggia ai domiciliari. L'autopsia: politraumi tra torace, addome e collo

Pubblicato:09-09-2020 15:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:51

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ROMA – “Ribadisco di aver visto sopraggiungere ‘a palla’, ovvero a forte velocità, un’auto di grossa cilindrata e ho visto scendere 4 o 5 persone che, aperti tutti e quattro gli sportelli, si sono lanciati subito contro le persone presenti sferrando calci e pugni a chiunque si trovassero davanti e in particolare contro il mio amico Willy“. È quanto si legge nell’ordinanza di convalida dell’arresto di Gabriele e Marco Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, accusati a vario titolo della morte del 21enne di origini capoverdiane Willy Monteiro Duarte, avvenuta a seguito di un pestaggio domenica scorsa a Colleferro.

“Per quanto io ricordi tutti i suddetti ragazzi da me descritti, sparavano calci e pugni contro me e Willy. Ho un vivido ricordo di un paio di loro, non ricordo però chi di preciso, che addirittura saltavano sopra il corpo di Willy steso in terra e già inerme”. E’ quanto racconta ai magistrati del tribunale di Velletri, Emanuele Cenciarelli, testimone oculare dell’aggressione.

Francesco, un altro amico di Willy presente al momento dell’aggressione, racconta: “In quel momento, finita la lite tra me e il ragazzo, notavo che a distanza di pochi metri da noi si era creato un altro parapiglia tra altri ragazzi che stavano litigando esattamente sulla strada vicino all’edicola. Qualcuno mi urlava che il mio amico Willy era coinvolto nel parapiglia, si trovava steso a terra e io, facendomi spazio tra la gente, in effetti notavo Willy a terra sul marciapiede, preso da spasmi, tipo delle convulsioni“.


L’ordinanza del gip ha stabilito che restano in carcere tre dei quattro arrestati per l’omicidio di Willy. Il gip di Velletri ha convalidato l’arresto per concorso in omicidio preterintenzionale per i fratelli Gabriele e Marco Bianchi e Mario Pincarelli. A Francesco Belleggia sono stati concessi i domiciliari.

GIP: AGGRESSIONE SENZA ALCUNA PLAUSIBILE RAGIONE

I due fratelli Bianchi intervenivano colpendo immediatamente e senza neppure curarsi di verificare se fossero coinvolti nella discussione la vittima e l’amico di questa. Sussistono senza dubbio i futili motivi, nel caso di specie in realtà sono sostanziati quantomeno per i due Bianchi, nell’assenza di alcuna plausibile ragione, il motivo dell’aggressione realizzata nei confronti di una persona, che come chiarito dallo stesso Belleggia, non c’entrava nulla ed era stata violentemente e repentinamente colpita solo in quanto si era trovata nella ressa createsi”. Lo scrive il gip nell’ordinanza di convalida dell’arresto.

AUTOPSIA: POLITRAUMI TRA TORACE, ADDOME E COLLO

Una serie di politraumi distribuiti tra torace, addome e collo, che hanno causato uno shock traumatico e indotto l’arresto cardiaco. Questi i risultati preliminari dell’autopsia, svolta oggi all’Istituto di medicina legale del Policlinico di Tor Vergata, sul corpo di Willy Monteiro Duarte, il 21enne morto domenica a Colleferro, in seguito a un pestaggio. L’esame è durato circa 3 ore. Per consentire di definire quale colpo è risultato fatale per Willy, secondo quanto si apprende, occorreranno ulteriori approfondimenti.

INDAGATO: HO VISTO SFERRARE CALCIO IN PETTO A WILLY

“Marco Bianchi va verso Willy e gli tira un calcio e lui cade all’indietro. Gabriele Bianchi picchia l’amico di Willy. Willy era poca distanza, Marco Bianchi gli sferra un calcio sul petto diretto e Willy cade indietro sulla macchina e Gabriele si dirige verso l’amico di Willy, picchiandolo”. Queste le parole di Francesco Belleggia, uno dei quattro arrestati per la morte del 21enne Willy Monteiro Duarte, avvenuta a seguito di un pestaggio domenica a Colleferro. Bellegia, interrogato, ha sottolineato di essersi trovato suo malgrado coinvolto nella discussione cui aveva dato involontariamente origine discutendo con un’altra persona poco distante.

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