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Abruzzo, ultimi comizi di Marsilio e D’Amico all’Aquila: li separa un chilometro (ma sembrano cento)

In piazza e sotto la pioggia lo sfidante, in una tensostruttura tra fiori e file ordinate il governatore uscente (con lui un ministro e quattro governatori)

Pubblicato:09-03-2024 01:34
Ultimo aggiornamento:09-03-2024 17:29

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di Emanuele Nuccitelli e Ugo Cataluddi

L’AQUILA – Marsilio-D’Amico. Due comizi, un chilometro o poco più a separarli, ma sembrano cento. All’Aquila sono andati in scena le chiusure delle campagne elettorali dei due candidati a governatore in vista delle elezioni regionali abruzzesi di domenica. Sono due mondi opposti i palchi dei due candidati: all’aperto e sotto una fredda pioggerellina quello di Luciano D’Amico, al caldo e all’asciutto, comodamente seduti in file ordinate quello di Marco Marsilio. Ad ospitare il suo discorso finale infatti, una confortevole tensostruttura.
Agli antipodi anche le ‘atmosfere’. Quello di D’Amico è un tipico comizio di piazza di centrosinistra: musica, bandiere, ombrelli e chioschi che spillavano pinte di birra e grigliavano salsicce. Più ordinato l’evento targato Marsilio: security, composizioni floreali tricolori e militanti pronti a scandire il tempo degli applausi e degli sporadici cori da stadio (“c’è solo un presidente”). Entrambi, invece, hanno offerto panini e bibite ai presenti.

Quindi gli esponenti delle due coalizioni a sostegno dei candidati: la ‘sola’ Alessandra Todde per D’Amico; ministri, sottosegretari, quattro governatori e big di partito per Marsilio. Tra questi, il titolare ai Beni culturali, Gennaro Sangiuliano, il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e quello delle Marche, Francesco Acquaroli. Ma veniamo alla musica. La colonna sonora del centrosinistra spazia da ‘La canzone popolare’ capolavoro di Ivano Fossati, a ‘Viva la vida’ dei Colplay. Si punta sul classico nel centrodestra con Andrea Bocelli e la sua ‘Con te partirò’ e l’immancabile in ogni comizio di centrodestra che si rispetti, ‘A mano a mano’ di Rino Gaetano. Uniche similitudini musicali, l’inno d’Italia, intonato però in tempi diversi: all’inizio da D’Amico e in conclusione da Marsilio. La chiusura di D’Amico manco a dirlo, non può che essere affidata a ‘Bella ciao’…


TODDE: “CE L’ABBIAMO FATTA IN SARDEGNA, CREDIAMOCI ANCHE QUI”

“Bisogna crederci fino all’ultimo voto. Ce l’abbiamo fatta in Sardegna nonostante una coalizione che non era unita, nonostante le difficoltà qui invece abbiamo una coalizione unita. D’Amico è un candidato forte e benvoluto, non come Marsilio che ha governato da Roma e non conosce il territorio”, ha detto la neogovernatrice della Sardegna, Alessandra Todde al sua arrivo all’evento di chiusura della Campagna elettorale di Luciano D’Amico a L’Aquila.

MARSILIO: DOMENICA LI MANDIAMO A LETTO PRESTO, ALL’UNA SAREMO AVANTI 10 PUNTI

“Non abbiamo paura della sarda del’ultima ora, l’unica sarda che festeggia domenica notte è mia moglie”, ha replicato a distanza il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nel comizio di chiusura della campagna elettorale all’Aquila. “E siccome ‘Nu sem nu, vincemm nu'”, ha aggiunto Marsilio in dialetto abruzzese, che ha concluso il comizio con una previsione: “Li manderemo a letto presto, all’una di notte saremo già con dieci punti di vantaggio, non ci recupereranno mai”.

D’AMICO: VENTO CAMBIAMENTO SI È ALZATO, VINCEREMO

“Due mesi fa mi si chiedeva chi me l’avesse fatto fare, ora mi chiedono ‘cosa farò nei primi cento giorni’. Il vento del cambiamento ormai si è alzato e noi lo asseconderemo. Vinceremo le elezioni e cambieremo insieme l’Abruzzo”, è stata la previsione di Luciano D’Amico.

SANGIULIANO: L’ABRUZZO NON TORNI IN MANO AI COMUNISTI

“L’Abruzzo non può tornare indietro nella palude del Pd, in mano ai comunisti. Chiamiamoli per nome e cognome. Il muro di Berlino è caduto, ma loro sono radicati in una ideologia nefasta e antiliberale, sono comunisti. Questa Regione non può tornare indietro, non deve finire nella mani dei comunisti”, ha detto il il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, parlando al comizio di chiusura di Marco Marsilio.

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