NEWS:

Georgiani in piazza con la bandiera europea contro la proposta di legge “filo Mosca”. E il Governo la ritira

Dopo le forti proteste nella capitale Tbilisi, il 'Dream Party' ha annunciato la sospensione della proposta sulle organizzazioni della società civile

Pubblicato:09-03-2023 13:57
Ultimo aggiornamento:09-03-2023 13:57

georgia_proteste_tbilisi
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Imponenti manifestazioni in Georgia contro la proposta di legge annunciata dal governo che prevede che le organizzazioni che ricevono oltre il 20% dei finanziamenti dall’esterno siano obbligate a registrarsi come “agenti stranieri”. E l’esecutivo ritira il testo delle polemiche.

I GEORGIANI MANIFESTANO CON LA BANDIERA DELL’EUROPA

Migliaia di persone hanno manifestato contro la norma – sventolando sia bandiere nazionali che dell’Ue – perché ritenuta frutto di ingerenze di Mosca volte a ridurre lo spazio di manovra delle associazioni della società civile. Una mossa che ricorderebbe alcune norme assunte dal Cremlino per controllare le organizzazioni della società civile e per i diritti. A proporla, alcuni parlamentari tra cui quelli del partito di governo ‘Dream Party’, che stamani ha deciso di ritirare il testo.

UE: “SOSPENSIONE TESTO OTTIMO SEGNALE”

“I georgiani sono scesi in strada per manifestare le loro aspirazioni democratiche e di vicinanza ai valori europei. Queste proteste pacifiche sono state forti e commoventi da vedere. L’annuncio della sospensione della proposta di legge ‘Trasparenza sulle influenze straniere’ è un ottimo segnale a cui ora devono seguire passi legali concreti”. Così ha scritto in un tweet l’Alto commissario per la politica estera e di sicurezza dell’Unione europea, Josep Borrell.

Quest’oggi anche la rappresentanza europea in Georgia ha “accolto con favore” la decisione del ‘Dream Party’, sostenendo che la norma era “contraria ai valori europei”. I delegati hanno quindi esortato i politici a “riprendere il percorso di riforme in ottica europeista”.

IL PROGETTO PER ENTRARE NELL’UE E NELLA NATO

Anche la presidente georgiana Salome Zourabichvili, in missione in questi giorni negli Stati Uniti, ha contestato la bozza della norma sostenendo che “non si sa da dove arriva, è dettata da Mosca. La Georgia vede il suo futuro in Europa“. Il Paese ha avviato l’iter di adesione nell’Ue a marzo dell’anno scorso, manifestando anche l’intenzione di entrare nella Nato, costituendo così l’ennesimo Paese ex sovietico a entrare nell’orbita di Bruxelles.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it