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Tg Politico Parlamentare, edizione del 9 febbraio 2023

I titoli e il tg politico parlamentare della Dire

Pubblicato:09-02-2023 17:28
Ultimo aggiornamento:09-02-2023 17:28
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ZELENSKY A BRUXELLES: UE È NOSTRA CASA

Standing ovation nell’europarlamento per Volodymyr Zelensky. “L’Europa significa libertà, questo è il nostro modo di vivere è questa è la casa dell’Ucraina”, ha detto il presidente al Parlamento Europeo. Per la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola “gli Stati devono, rapidamente, fornire sistemi a lungo raggio e jet necessari per proteggere la libertà”. Intanto fa discutere il vertice di ieri a Parigi. Per la premier Giorgia Meloni è stato “inopportuno l’invito a Zelensky” da parte del presidente francese “perche’ la nostra forza in questa vicenda – ha detto Meloni – è la compattezza”. Emmanuel Macron replica che “Germania e Francia hanno un ruolo particolare sulla questione”.

LAVORO. TORNA LO SMART PER I GENITORI

Smart working prorogato fino al 30 giugno 2023 per i lavoratori fragili e torna il lavoro agile per i genitori con figli minori di 14 anni nel settore privato. E’ quando prevede un emendamento al milleproproghe approvato nelle commissioni del Senato. Via libera anche alla proroga per un anno delle attuali concessioni balneari, valide quindi fino al 31 dicembre 2024. Protesta Angelo Bonelli di Europa Verde che annuncia una lettera che sarà inviata all’Unione europea “per far aprire la procedura di infrazione”. Sulle barricate anche il PD per un emendamento che prevedeva l’incremento del bonus psicologico, respinto dal governo. “Presenteremo un emendamento in aula”, promette la presidente dei senatori dem Simona Malpezzi.

IN ARRIVO MILLE VIGILANTES SUI TRENI

Un piano per assumere 1.000 vigilantes da distribuire sui treni e nelle stazioni ferroviarie. Lo ha annunciato oggi il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, durante una conferenza stampa alla Stazione Termini di Roma. Il leader leghista promette che il 2023 sarà un anno di svolta per la sicurezza per chi viaggia. Il governo intende anche limitare ancor di più l’ingresso nelle stazioni solo a chi è munito di biglietto e implementare la videosorveglianza all’esterno delle stazioni.


CORTE CONTI: NELLA PA C’E’ ‘PAURA DELLA FIRMA’

La “paura della firma” è una “fuga” dalle responsabilità amministrative di dirigenti e funzionari pubblici. Lo sottolinea la Corte dei conti, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario per i magistrati contabili. Alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, i vertici della Corte hanno svolto le relazioni sull’attività del 2022. Il Procuratore generale Angelo Canale ha sottolineato “il timore o più spesso l’incapacità” che dovrebbe portare a “rivedere gli attuali criteri di scelta” dei dirigenti, puntando sulla “qualità della formazione” che probabilmente “non è del tutto adeguata ad una legislazione spesso farraginosa”. È dalla “complessità delle norme”, spiega il presidente della Corte Guido Carlino, che “deriva la paura” di processi per danno erariale. E questo blocca l’autorizzazione delle procedure pubbliche.

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