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Lo youtuber Kazuosan sulla sua scomparsa a New York: “Non sapevo di aver fumato un allucinogeno”

Il racconto a Luca Casadei nel podcast 'One More Time'

Pubblicato:08-11-2023 11:45
Ultimo aggiornamento:08-11-2023 11:45
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KAZUOSAN YOUTUBER SCOMPARSO
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ROMA – Era scomparso a New York e dopo tre giorni di ricerche di amici e famiglia era stato ritrovato in un ospedale della città. A quasi due mesi dalla sua disavventura americana, Kazuosan spiega cosa accadde nella Grande Mela nel podcast ‘One More Time’ di Luca Casadei. “Avevo conosciuto delle persone che mi avevano venduto un po’ d’erba, lì è legale fumare, e lo stato mentale che avevo era ‘che bello posso fumare liberamente per strada’”, ha raccontato lo youtuber salernitano, all’anagrafe Cosimo Corrado. Il 21enne voleva percorre a piedi per sfida Central Park “mio zio mi aveva detto che era più grande di Salerno”. E da qui inizia la sua disavventura.

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‘HO INCONTRATO LA PERSONA SBAGLIATA’

“Mi ero acceso la canna e mi sentivo bene. Ero arrivato al parco, ho incontrato delle persone e gli ho chiesto se me la chiudevano loro. E ho fumato un’altra canna”. racconta. Già lì, dopo aver camminato tutto il giorno non stavo benissimo, ma non mi sentivo stanco. Quando si era fatta notte, mi ferma una volante della polizia e mi dice di uscire perché il parco sta chiudendo. Mi sentivo strano, percepivo che stava per succedere qualcosa”.


“Esco dal Central Park, dovevo prendere il treno per Jersey City”. Ma così non è stato. “Stavo a New York, me ne volevo approfittare godendomela fino alla fine. Ma dentro di me non ero tanto cosciente, venivo da una situazione in cui avevo fumato due canne soltanto d’erba. Però mi sentivo bene”.

Poi l’incontro con quella che si è rivelata essere “una persona sbagliata. Ho conosciuto questo qui, presumo un senzatetto, mi ha detto fumiamoci sta canna insieme. L’ha chiusa davanti a me ma non ero concentrato tanto sulla situazione. In realtà non era una canna ma era una sostanza chimica, come scoperto dopo quattro giorni, che si chiama k2 che ti mostra tutti i tuoi demoni, come se fossi in un’altra realtà, in un videogioco. E tutto ciò che vedi sono tutte le tue parole che hai dentro. Se razionalmente avessi saputo cosa fosse non l’avrei fumata. Mai avrei pensato di aver assunto un allucinogeno. Si erano fatte le 3 del mattino, dovevo trovare un modo per tornare a casa e mi ero iniziato ad imparanoiare”.

GLI EFFETTI DELL’ALLUCINOGENO

“Mi sono fermato, appoggiato al muro del palazzo, volevo chiamare un taxi per tornare a casa, ma non funzionavano le app. A quel punto ero in panico, l’effetto della droga aveva raggiunto il suo picco. Quello che vedevo mi sembrava finto, mi causava paura. Ero traumatizzato“.

“Ho buttato il telefono, ho iniziato a togliere le cose che non mi servivano, orecchino, bracciale. Ho pensato che me ne dovevo andare, ma prima avrei dovuto affrontare i miei demoni. Ho iniziato a vagare per New York. Camminavo e dicevo ‘sono in una mia realtà’. Mi sono tolto la maglia, scarpe e calzini. Dopo anche i pantaloni e le mutande, mi sono spogliato completamente nudo. Dopo 20, 30 metri mi ha fermato la polizia e mi hanno ammanettato. Ho pensato, devo fingere di essere pazzo, e mi sono fatto la pipì addosso volontariamente“. Ma la disavventura è proseguita in maniera inaspettata. L’intervista completa nel video di seguito.

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