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VIDEO | A Ecomondo una cesta ‘smart’ per la raccolta dei pannolini

È la novità portata dall'azienda Fatersmart, che si occupa di riciclo e recupero dei pannolini grazie a una tecnologia made in Italy, ha presentato a Rimini a Ecomondo, la fiera dell'economia circolare

Pubblicato:08-11-2019 15:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:35
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RIMINI – Una “cesta” intelligente per garantire e incentivare una corretta raccolta del pannolino usato, un rifiuto tra i più inquinanti e difficili da smaltire, e trasformarli in materie prime per produrre altri oggetti, come biglietti da visita, oggetti d’arredamento o anche altri pannolini. È la novità che Fatersmart, azienda dedicata al riciclo e recupero proprio dei pannolini grazie a una tecnologia made in Italy, ha presentato a Rimini a Ecomondo, la fiera dell’economia circolare. È lo “smart bin“: un dispositivo intelligente per aiutare i comuni nella raccolta differenziata dei pannolini usati.

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Un sistema che si aziona con lo smartphone (necessaria app dedicata) grazie ad un sistema di apertura-chiusura automatico, che non richiede alcun contatto umano o in alternativa con carta magnetica, e che presenta all’interno un sistema di contenimento dell’odore attraverso un sistema di sanificazione con ugelli che spruzzano enzimi all’interno del cassonetto, garantendo la totale assenza di odori e di insetti. In sostanza, un contenitore “smart” che ha lo scopo di facilitare e diffondere la raccolta differenziata dei pannolini.







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È importante riciclare pannolini perché riciclando gli si evita il loro conferimento in discarica o inceneritore” spiega Giovanni Teodorani Fabbri, general manager di Fatersmart. In questo modo, il materiale riciclato sarebbe poi trasformato in “plastica, cellulosa e polimero super assorbente, che poi potranno essere utilizzati in molteplici applicazioni. La plastica ad esempio potrà essere utilizzata per comporre per produrre oggetti di arredamento, la cellulosa nelle cartiere, il polimero super assorbente nella produzione di pannolini, in piena sintonia con i principi dell’economia circolare”.

Da una tonnellata di pannolini usati si ricavano 150 chili di cellulosa, 75 chili di plastica e 75 chili di polimero super assorbente. Ad ogni modo, però, ad ora solo un impianto Fatersmart a Treviso è in grado di gestire questi rifiuti, non sufficiente a coprire il fabbisogno nazionale. “Solo in Italia circa 900.000 tonnellate di pannolini e prodotti assorbenti per la persona usati, praticamente 14 campi di calcio, due volte il Colosseo, ogni anno finiscono in discarica dove verranno smaltiti mediamente in 400 anni- prosegue Teodorani- qualora invece il riciclo fosse esteso a tutta a tutta Italia si eviterebbe il conferimento in discarica e si eviterebbero anche emissioni pari a quelle prodotte ogni anno da più di centomila automobili. Vincono tutti: vince l’economia e vince l’ambiente”. Un solo impianto infatti è in grado di processare solo “fino a 10.000 tonnellate l’anno” di questa tipologia di rifiuti, che equivalgono alla necessità di una comunità di un milione di persone.

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