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In Liguria ancora fiamme sulla piana di Albenga: canadair in azione, iniziato rientro sfollati

Ieri sono state evacuate 70 persone, di cui una parte nella notte è stata ospitata al Palafiori di Villanova

Pubblicato:08-08-2022 16:18
Ultimo aggiornamento:08-08-2022 16:18

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GENOVA – Continua a bruciare l’incendio che da sabato pomeriggio sta devastando la piana di Albenga, in Liguria. Ieri sono state evacuate 70 persone, di cui una parte nella notte è stata ospitata al Palafiori di Villanova. Stamattina è iniziato il rientro a casa di parte degli sfollati, si tratta di trenta persone residenti nel comune di Albenga, degli abitanti della frazione Coasco Marinaverde e delle persone che vivono lungo la strada provinciale 453 Villanova-Ortovero, lato fiume.

Gli elicotteri antincendio sono nuovamente operativi dalle sette di stamattina, due i canadair in azione per lo spegnimento dell’incendio, mentre un altro è in arrivo da Olbia. Lo annuncia la Regione Liguria, dopo l’intesa con il dipartimento nazionale di Protezione civile.

Resta chiusa l’Aurelia bis Albenga-Alassio, che però dovrebbe riaprire a breve in direzione levante, mentre è regolarmente aperta l’Autostrada dei Fiori. Chiusa la provinciale 453 all’altezza di Villanova, con deviazione verso il centro di Villanova d’Albenga, e chiusa anche la strada provinciale 19 verso Arnasco. “Hanno ripreso a volare i canadair e gli elicotteri, mentre da terra i vigili del fuoco e i volontari hanno continuato gli interventi tutta la notte- spiega il sindaco di Albenga, Riccardo Tomatis- ci sono stati dei momenti nei quali le fiamme alte decine di metri hanno sfiorato anche la zona del centro operativo. Molte abitazioni sono state evacuate per motivi di sicurezza. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma il danno subito dal territorio è incommensurabile. Purtroppo il forte vento ha reso ancora più difficile una situazione già molto complessa. Ma grazie ai volontari, i vigili del fuoco, le forze dell’ordine la situazione sta progressivamente migliorando sebbene l’incendio sia ancora attivo”.


TOTI: “AD ALBENGA BRUCIATI 400 ETTARI, DANNO INCALCOLABILE”

“In questi due giorni, nell’incendio che ha interessato la zona di Albenga, sono andati bruciati 400 ettari di porzione boschiva, il doppio del territorio andato a fuoco in Liguria nell’arco di tutto l’anno. Un danno incalcolabile al patrimonio verde della nostra regione”. Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e l’assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone, facendo il punto sul vasto incendio in corso da sabato pomeriggio. A complicare le operazioni di spegnimento, il fatto che l’aeroporto di Albenga fosse rimasto senza carburante per i canadair, che hanno dovuto fare rifornimento a Genova. Ora, il carburante sarebbe in arrivo. Intanto, restano quattro le persone sfollate della settantina iniziale, a causa dell’inagibilità delle loro case, una delle quali completamente distrutta dalle fiamme.

“Se non si sono registrati feriti- proseguono Toti e Giampedrone- dobbiamo ringraziare i vigili del fuoco, le forze dell’ordine che stanno coordinando gli interventi, i volontari, i piloti dei mezzi aerei e tutta la macchina di protezione civile che, ancora una volta, ha dimostrato di essere efficace ed efficiente. Sul posto continuano gli interventi dei canadair e degli elicotteri regionali e speriamo che la situazione possa migliorare entro la serata. Nel frattempo, visto che non è ancora stato dichiarato lo stato di cessata pericolosità, raccomandiamo a tutti la massima prudenza”.

L’assessore Giampedrone è da stamattina sul posto. “Abbiamo fatto il punto con i sindaci, con il comandante provinciale dei vigili del fuoco e con il prefetto- racconta- adesso dobbiamo valutare quante persone potranno tornare nelle loro case e quante invece probabilmente non potranno farlo entro questa sera. Si tratta di poche unità, sicuramente i due nuclei familiari degli appartamenti danneggiati dalle fiamme e situati sulla collina a ridosso dell’aeroporto nel quartiere di Borgoverde. Siamo quindi al lavoro per riconoscere l’autonoma sistemazione alle quattro persone che hanno i loro appartamenti inagibili”. Tra i volontari antincendio sul campo anche il capogruppo della Lega in consiglio regionale, Stefano Mai: “Il fronte dell’incendio impegna centinaia di volontari della Protezione civile. Ci troviamo di fronte a un vero disastro. Bisogna cercare di individuare i responsabili della catastrofe e lavorare per scovare chi, per errore o più spesso per dolo, appicca l’incendio”.

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