PALERMO – Una nuova ferita per il patrimonio naturalistico di Castellammare del Golfo: l’incendio che da 24 ore aggrediva monte Inici, nel territorio della cittadina trapanese, è stato spento ma i danni sono pesanti: in fumo circa 130 ettari tra macchia mediterranea e alberi di pino e leccio.
Il bilancio lo traccia il sindaco di Castellammare del Golfo, Giuseppe Fausto, al termine di una emergenza che ha tenuto tutti col fiato sospeso. Le fiamme, che erano state spente una prima volta, hanno poi ripreso vigore nella notte tra martedì e mercoledì al punto da rendere necessario un nuovo intervento dei mezzi aerei.
Il rogo si era sviluppato la mattina del 7 maggio da contrada Gagliardetta-Piano Principe interessando due fronti: uno verso la zona Firriato e l’altro alla Vaccheria, nella parte sud della montagna che sovrasta Castellammare del Golfo. Dopo circa nove ore di fuoco, l’incendio era stato domato intorno alle 20:15, con l’intervento di due Canadair, ma intorno alla mezzanotte, a causa del vento, la ripresa del rogo nella parte impervia della montagna dove solo i mezzi aerei possono provare a spegnere le fiamme.
All’alba i primi interventi di due elicotteri e di due canadair che hanno definitivamente spento l’incendio. Fausto, ringrazia “quanti si sono spesi per tutta la giornata di ieri e stanotte sul monte Inici salvaguardando l’incolumità pubblica. Grazie alle guardie forestali, alle squadre dei vigili del fuoco di Alcamo, Salemi e Trapani – aggiunge – e all’associazione di protezione civile Fire Rescue. Dopo quella gravissima del 9 marzo, si tratta dell’ennesima ferita al nostro patrimonio naturale”.
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