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Giornata internazionale donna, Conzatti: “Pari opportunità cardine dell’Agenda Ue e Governo”

"Va fatto un lavoro su uomini maltrattanti per evitare escalation"

Pubblicato:08-03-2021 09:27
Ultimo aggiornamento:08-03-2021 10:06
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ROMA – “La violenza contro le donne era un fenomeno già grave che la pandemia ha aggravato e per questo stiamo cercando di cambiare prospettiva. Aiutare donne e figli sempre, ma va fatto un lavoro culturale di medio termine sugli uomini, anche lavorando su quelli già maltrattanti e ammoniti che devono essere presi in carico e rieducati. Anche quelli soggetti a misure cautelari, proprio per evitare l’escalation”. È la senatrice Donatella Conzatti, Segretaria della Commissione d’Inchiesta sul femminicidio, nel punto sull’8 marzo per l’agenzia Dire, a tornare sul tema della violenza di genere ricordando, tra le proposte, il DDL a sua firma, volto proprio ad affrontare la questione dei maltrattanti e a prevenire questo tipo di reati.

L’agenda della Giornata internazionale della donna quest’anno è comunque orientata a valorizzare il tema della ‘leaderhip femminile’. “Finalmente le pari opportunità– ha detto Conzatti- sono cardine dell’agenda di governo, della politica europea, del Recovery Plan e del Next Generation. Se vogliamo costruire una nuova Europa non potrà che essere libera e paritaria. Un’Europa in cui le donne abbiano lo spazio che meritano. Possiamo parlarne come di un tema trasversale che riguarda tutti i settori e l’Italia registra ancora in Europa e nel mondo ritardi”.

Ha quindi ricordato la senatrice, anche segretaria della Commissione Bilancio, le misure messe sul campo: “In Senato abbiamo approvato durante la prima ondata- ha sottolineato- la mozione che impegnava il governo sullo smart working”. E ha aggiunto: “Il blocco dei licenziamenti si è scaricato sui precari, su chi aveva un contratto a tempo determinato e sulle partite iva e la crisi si è scaricata così sulle donne e sui giovani. La gestione familiare e la dad– ha concluso la senatrice- costringe qualcuno in famiglia a seguire i figli e di solito sono le mamme a farlo. Lo smart working, che non deve essere un home working, è un correttivo come i congedi parentali”.


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