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Paziente affetta da coronavirus trasportata con elicottero dell’Aeronautica militare

Il 15° Stormo SAR è intervenuto per trasportare una paziente di 62 anni, affetta da coronavirus, da Cremona all’Ospedale Morelli di Sondalo (Sondrio)

Pubblicato:08-03-2020 13:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:06
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ROMA – Continua l’impegno delle Forze Armate a favore dei connazionali nell’ambito dell’emergenza coronavirus. Nel pomeriggio di ieri, un elicottero HH-101A dell’Aeronautica Militare, in servizio di prontezza da ieri presso la base di Cervia, sede del 15° Stormo “SAR” (Search and Rescue, Ricerca e Soccorso), e’ intervenuto, su richiesta dell’Agenzia Regionale Emergenza ed Urgenza Lombardia, per trasportare una paziente di 62 anni, affetta da coronavirus, da Cremona all’Ospedale Morelli di Sondalo (Sondrio). Cosi’ in una nota lo Stato Maggiore della Difesa. 

L’elicottero, con a bordo un team medico specializzato per trasporto in biocontenimento, e’ decollato da Cervia poco dopo aver ricevuto l’ordine di missione, e ha raggiunto l’Ospedale di Cremona, dove ha preso in carico la paziente. L’aeromobile- spiega il comunicato- e’ poi decollato nuovamente alla volta di Bormio, per il successivo trasferimento della paziente all’Ospedale Morelli di Sondalo. 

Per l’emergenza coronavirus, il Ministero della Difesa ha messo a disposizione delle Istituzioni elicotteri HH-101A, aeromobili di ultima generazione utilizzati per molte tipologie di missioni, dalla ricerca e soccorso fino al supporto alle operazioni speciali, questi elicotteri sono anche in grado di caricare e trasportare delle speciali barelle isolate, A.T.I. (Aircraft Transit Isolator), progettate specificamente per il trasporto aereo in biocontenimento di pazienti altamente infettivi. 


La forte sinergia tra i Ministeri Difesa, Esteri, Salute e ProCiv- continua la nota- prosegue ininterrottamente ormai da piu’ di un mese. Con i primi casi di contagio verificati nel Nord Italia, le Forze Armate hanno messo a disposizione, per una eventuale sorveglianza sanitaria, infrastrutture militari distribuite lungo tutta la penisola dalla Val D’Aosta alla Sicilia con circa 2200 stanze e circa 6600 posti letto, oltre a fornire una quota del proprio personale medico ed infermieristico dell’Esercito, della Marina Militare, dell’ Aeronautica Militare e dell’Arma dei Carabinieri, su richiesta della protezione civile, per rispondere alle esigenze dei territori lombardi. Inoltre ha riarticolato il dispositivo nazionale “Operazione Strade Sicure” per garantire l’opportuna cornice di sicurezza in concorso alle Forze dell’Ordine nei presidi dislocati nell’area delle zone rosse. 

Il COI- sottolinea la Difesa- ha implementato una Sala Operativa (H24/7 su 7) dedicata all’Emergenza che ha coordinato tutti i trasferimenti dei connazionali dall’estero e attualmente gestisce e condivide le informazioni di interesse con gli altri dicasteri; il COI, inoltre, monitora la situazione dei militari italiani in tutti le missioni e operazioni nazionali e internazionali, impartendo, a tutela del personale, specifiche misure precauzionali. Le Forze Armate- conclude il comunicato- svolgono la propria parte nell’ambito del “sistema paese” grazie ad una costante gestione dell’emergenza sanitaria in coordinamento con il Dipartimento della Protezione civile, il Ministero Affari Esteri e della Salute. 

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